Il Lodenwelt si rilancia con l’arte

La barriera anti-rumore ha tolto visibilità e clienti alle aziende: colorata, diventerà un richiamo


di Renato Brianti


VANDOIES. Per un problema economico, una soluzione artistica. L’obiettivo era recuperare visibilità, quella visibilità che dal 2015 la barriera anti rumore posizionata sulla statale della Val Pusteria ha limitato per l’area del Lodenwelt. Quella che doveva essere una miglioria è in realtà diventata un problema economico, con molte aziende che si sono trovate in difficoltà.

La diminuzione di visibilità causata dalla barriera, infatti, ha ridotto notevolmente il pubblico e i clienti, in difficoltà a localizzare l’ingresso della zona. La soluzione, presentata ieri all’Art Gallery di Bolzano, potrebbe trasformare il problema in risorsa, trasformando la barriera - schermo, in una barriera - vetrina dei prodotti delle stesse aziende schermate .

“Con la nuova barriera, il fatturato è crollato del 40-50%, - spiega l’imprenditore Heiner Oberrauch - e questo per tutte le aziende in zona. Avevamo preventivato una possibile diminuzione, ma non superiore al 20%”. Questo ha messo in rischio i posti di lavoro: “Un calo di queste dimensioni mette in pericolo dai 150 ai 200 posti di lavoro: dovevamo prendere il toro per le corna e trovare una soluzione. L’abbiamo trovata con questo concorso di idee artistiche Kunst am Bau, che ha coinvolto tutti gli imprenditori dell’area”.

“La Pusteria è una valle verde - continua Oberrauch illustrando il criterio del concorso - e il chilometro di barriera, colorato in verde, pubblicizzerà i tessuti del Loden, abbinandosi anche bene all’occhio”. “Questo - continua Oberrauch - potrebbe migliorare la visibilità anche per Vandoies”.

Quanto al costo del progetto, precisa Oberrauch, “siamo intorno ai 300.000 euro, la metà pagata dalla nostra azienda e il resto dalle altre”.

“Il problema si è creato, oltre che dalla diminuzione di visibilità - spiega Thomas Demetz (Oberrauch Zitt) - anche dalla velocità di passaggio dei veicoli, che prima era di 50 km all’ora. Adesso con 90 km all’ora la barriera nasconde completamente l’uscita e anche i clienti abituali si ritrovano a Brunico chiedendosi dove hanno perso l’uscita. Figuriamoci quelli che arrivano per la prima volta”.

Qualche lavoratore se n’è già andato, “ed è un problema, perché sono alcuni fra i migliori dipendenti che, prevedendo possibili licenziamenti, hanno cercato altre soluzioni”.

Il progetto vincitore, sviluppato da Doc, è stato presentato dal direttore creativo Alessandro Gatti: “Trasformiamo una barriera anti rumore che ci isolava dal mondo dandole una linea colorata di verde che cambierà col tempo. Il problema potrà diventare un vantaggio: questa nuova copertura in alluminio, che ricorda la trama di un tessuto, racconta del mondo di cui stiamo parlando. Lodenwelt non è un centro commerciale, è un mondo di indotto che dà un valore aggiunto al territorio. Il nuovo processo cromatico della copertura, influenzato dalla luce, cambierà durante il giorno diventando quasi vivo, come il mondo produttivo che vi sta dietro”.

La nuova copertura lunga 980 metri sarà divisa in due tronconi, prima e dopo l’uscita di Lodenwelt, i lavori partiranno la prossima settimana per terminare a novembre.

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