Il M5S: «Si chiuderà per tutelare la società» 

Il capolista altoatesino Nicolini: «Di domenica i bolzanini andranno alla scoperta delle Dolomiti»



BOLZANO. La chiusura domenicale degli esercizi pubblici è un argomento di battaglia del M5S anche in Alto-Adige così come a livello nazionale attraverso il recente Decreto dignità. «La questione non riguarda solo gli esercizi commerciali e i loro lavoratori, ma il concetto stesso di società che vogliamo trasmettere per il nostro futuro e per migliorare la nostra autonomia». Lo sostiene il capolista M5S Diego Nicolini. «È ormai consolidato che le aperture domenicali non hanno incrementato i fatturati, ma hanno spalmato gli incassi lungo la settimana, causando ingenti problemi, soprattutto ai piccoli commercianti che spesso sono costretti a lavorare 7 giorni su 7 per aprire il punto vendita con la speranza, ormai sempre più esigua, di qualche incasso aggiuntivo per quella famiglia da cui sono sempre più lontani». Chi giova allora delle aperture? «I centri commerciali naturalmente». Le domeniche sono sempre più frequentati da famiglie che preferiscono utilizzarne gli spazi per il passeggio domenicale piuttosto che i quartieri ed i centri cittadini. «Le implicazioni di tutto ciò? La perdita del senso di comunità, dei rapporti interpersonali che nascono tra vicini e la naturale condivisione di esperienze di vita». Questione a parte riguarda i lavoratori del commercio: «I turni domenicali costringono al riposo infrasettimanale spesso difficilmente conciliabile con i turni di riposo di parenti ed amici». E gli stipendi? «Il commercio in Alto-Adige, e il privato in genere, paga lo scotto ai contratti collettivi nazionali che non permettono un salario dignitoso per vivere nel nostro territorio». Molto spesso si associano le aperture domenicali ai servizi essenziali. «A noi sembra scontato che un medico e un infermiere salvano delle vite e che questo sia realmente utile tutti i giorni della settimana, lo stesso potrebbe dirsi per le forze di polizia o i vigili del fuoco, tutte categorie che comunque necessiterebbero di maggiore rotazione nei turni e incrementi nei salari». La soluzione ottimale sarebbe quella in cui si creino delle rotazioni tra le varie zone delle città o tra le città così da avere sempre delle zone commerciali disponibili per chi ne vuole usufruire e non tutti e sempre come nella deregolazione selvaggia del governo Monti». Il M5S non vuole che la nostra comunità veda il centro commerciale come il luogo dove trascorre la vita sociale e accrescere il proprio patrimonio di oggetti, ma vogliamo che si difendano città e rioni e che il giorno di chiusura settimanale sia dedicato alla scoperta delle nostre montagne, quelle sì patrimonio vero dell’intera umanità».













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