Il «mattone» risale: le compravendite segnano il 15% in più

Le agevolazioni sulla prima casa hanno riacceso le trattative E gli effetti si sentono sia in città, sia lungo la val d’Isarco


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Torna di nuovo a crescere il settore del mercato immobiliare nella cittadina vescovile, facendo registrare un +15% nel 2015. E il trend sembra essere in crescita anche per l'anno in corso. Segno positivo non solo a Bressanone, ma anche nell’intera valle d'Isarco, anche se in percentuale leggermente inferiore. Dato questo, che potrebbe essere strettamente collegato alle dichiarazioni in arrivo dagli uffici dell’amministrazione provinciale, ancora risalenti allo scorso anno, su un eventuale calo dei contributi per la prima casa. Calo che fortunatamente, almeno per il momento, non si è verificato, ma la cui eventualità potrebbe aver messo in moto delle compravendite, con l’ingresso sul mercato di abitazioni ormai non più utilizzate offerte a prezzi relativamente vantaggiosi.

Ma vediamo come è cambiato il trend del mattone: per un bilocale nuovo, con 40 metri quadri netti con terrazza, nei centri di Varna o Albes si spendono mediamente 180.000 euro circa, mentre nella città vescovile, per la stessa metratura, si arriva a spendere anche 200 mila euro. Per un trilocale usato, invece, con circa 65 metri quadri netti con balcone, a Varna, Albes e Sant’ Andrea non si spende meno di 250 mila euro, mentre a Bressanone, bisogna spenderne almeno altri 30 mila euro in più per godere degli stessi spazi.

La situazione non cambia molto per chi si può permettere addirittura un quadrilocale: il prezzo è di 320 mila euro per 85 metri quadri netti con balcone nei paesi di Varna o Albes, mentre nella cittadina vescovile ecco che il prezzo si impenna a 360 mila per i medesimi spazi.

A spiegare quali sono le principali novità di questo 2016 nel mercato immobiliare è Maximilian Schenk, del gruppo immobiliare “Ruth” di Varna: “Sono cambiate alcune cose rispetto al passato recente nel mondo immobiliare – spiega Maximilian Schenk – A partire dalle detrazioni Irpef per interventi di riqualificazione energetica e di ristrutturazione edilizia, per esempio. In questo caso è prevista una detrazione Irpef, fino a concorrenza del suo ammontare, del 50% dell’importo dell’iva corrisposta per l’acquisto di unità immobiliari a destinazione residenziale di classe energetica A o B, ceduti dall’impresa costruttrice. In parole povere, chi acquista una casa al prezzo di 300 mila euro come prima casa deve pagare 12 mila euro, ovvero il 4% di Iva. La metà di questi 12 mila euro è però detraibile e può così essere recuperata. C'è poi da tenere conto dell'agevolazione relativa alla prima casa per l’acquisto seguito dall’alienazione entro l’anno della precedente “prima casa”. Chi ha acquistato anche 10 anni fa una casa e ha pagato, per esempio, 12 mila euro di Iva e la vende adesso, ha tempo un anno per acquistare una nuova casa e non pagare nuovamente l'iva. Per chi compera un appartamento come investimento e si obbliga di darlo in affitto per un minimo di 8 anni, parenti o familiari esclusi, il prezzo d’ acquisto fino ad 300 mila euro è detraibile al 20 % in 10 anni”.

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