BOLZANO. Domenica bolzanina per il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando (Pd). Ha visitato l’impianto a idrogeno a Bolzano sud («lo illustrerò ai presidenti di Regione), appartamenti delle coop e dell’Ipes a Casanova («se questa è periferia...») e infine è stato ricevuto alla Memc di Merano per una visita allo stabilimento. Tanto che ha messo in chiaro: «Mi sono confrontato con progetti così interessanti per il ministero, che non posso considerare questa una giornata solo elettorale per sostenere la lista del Pd».

Atteso dai lavoratori era l’appuntamento alla Memc, in cui Orlando è stato guidato dal direttore di stabilimento Claudio Pasolli e accompagnato dal segretario del Pd Antonio Frena, il vice Carlo Costa, la segretaria del Pd di Merano Vanda Carbone.

«Viste le mie competenze, non posso garantire nulla di preciso», ha precisato Orlando alla Memc, diventata SunEdison, «Ma posso impegnarmi di parlare con il ministro del Lavoro perché possa fare di tutto per risolvere la situazione che si è creata». Soddisfatti i componenti della rsu aziendale, che proprio domani scenderanno a Roma per sostenere la richiesta di proroga della cassa integrazione guadagni per altri sei mesi, con la speranza che nel frattempo la Corporate americana prenda la decisione sulla riattivazione degli impianti per il policrisallo. Proprio a Orlando i lavoratori della fabbrica e la loro rappresentanza sindacale hanno consegnato un pro memoria in cui ribadiscono «lo stato di estremo disagio dei lavoratori, in cassa integrazione da più di 23 mesi. Nonostante la collaborazione e l'impegno di tutte le parti coinvolte, a partire dal ministero allo Sviluppo sociale e dagli organi provinciali, la soluzione per i lavoratori appare ancora lontana. La rsu valuta credibile il piano approntato dall'azienda, che deve trovare rapida applicazione». La rsu conclude la sua nota auspicando «l'interessamento del ministro Orlando e di tutto il governo per individuare una soluzione che permetta la riapertura in tempi ragionevoli della linea produttiva». Sottolinea Orlando: «Questa situazione è il frutto della mancanza di una politica industriale nel nostro Paese, soprattutto negli ultimi anni. Le energie alternative le abbiamo spesso importate, senza sfruttare quella che produciamo. Un errore cui dobbiamo porre rimedio se vogliamo stare al passo con i tempi e con le prospettive che si aprono. Lo dico sia da dirigente politico che da uomo di governo. Il caso della Memc è sintomatico in questo discorso e mi auguro, vivamente, che una soluzione possa essere trovata per la ripresa dell'attività produttiva». Orlando è il primo esponente di governo che visita lo stabilimento di Sinigo. Oltre a Pasolli, il ministro è stato accompagnato dai dirigenti della SunEdison, che gli hanno illustrato il procedimento della produzione del monocristallo e del policristallo.

A Casanova invece si è parlato dell’eco-quartiere con il sindaco Luigi Spagnolli, l’assessore provinciale Christian Tommasini, Costa, Frena, Chiara Pasquali e candidati. «Il tema di come si costruisce e come si interviene sul costruito è fondamentale», sottolinea Orlando. Un suo disegno di legge prevede che i comuni potranno espandersi solo se dimostreranno di avere già sfruttato l’esistente.

Così Orlando sul Pd: «Come vediamo in Alto Adige, il Pd è la forza politica che sa coniugare sostenibilità sociale e ambientale». Sull’energia: «Il risparmio energetico è una delle sfide principali del Paese. La nostra vera capacità di costruire autonomia energetica e realizzare un risultato importante sulla riduzione di emissioni Co2 sta proprio sul fronte dell'edilizia».

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