Il nome 'Vetta d'Italia' cancellato dagli atti ufficiali. Il consigliere Urzì: "Tolto anche il Tricolore"
Tre anni fa venne votata una mozione della Südtiroler Freiheit che chiedeva il ripristino dei nomi storici per i rifugi passati sotto il controllo della Provincia. Il 'Vetta d'Italia' è tornato a essere chiamato 'Neugersdorfer-Hütte'
BOLZANO. Il rifugio Vetta d'Italia è tornato al nome storico Neugersdorfer-Hütte, anche sui documenti ufficiali.
A segnalare questa situazione è Alessandro Urzì, consigliere provinciale: “Rifugio Vetta d’Italia? No, rifugio 'Neugersdorfer-Hütte' – spiega – così mi sono sentito rispondere nel corso di una riunione ufficiale dei capigruppo nel mezzo del dibattito su una richiesta di sopralluogo alla struttura avanzata dai secessionisti di Südtiroler Freiheit”.
L'esponente di Alto Adige nel cuore cita la precisazione avanzata dal collega della Südtiroler Freiheit, Sven Knoll: “Mi spiace – avrebbe annotato il consigliere – ma ricordo come il 18 settembre del 2013 è stata approvata una nostra mozione che prevede che 'i rifugi trasferiti alla Provincia in futuro portino unicamente il loro nome storico e siano cancellati i nomi fascisti'. Come Vetta d’Italia”.
"Intanto – prosegue Urzì – sul tavolo mi veniva consegnato un documento istituzionale in lingua italiana nel quale pur parlando del rifugio Vetta d’Italia del nome 'Vetta d’Italia' non c’era traccia: solo 'Neugersdorfer–Hütte'".
La mozione prevede anche che sui rifugi trasferiti alla Provincia non venga più issata la bandiera italiana.
La decisione in proposito aveva ottenuto il voto favorevole di 24 consiglieri su 35. Cinque i contrari, mentre gli astenuti furono due.