Il padre: grazie, non l’avete lasciato solo

In chiesa, le parole commoventi del papà Johann ai compagni del figlio. Il saluto straziante delle sirene


di Susanna Petrone


BOLZANO. Alle 15 la bara “avvolta” da una corona di fiori bianchi e rossi arriva nella chiesetta di Campodazzo. Solo i parenti più stretti possono entrare, mentre le mille persone arrivate per prendere parte ai funerali “stringono” la chiesa in un abbraccio silenzioso.

«Alexander è nato il 9 dicembre del 1975 - ricorda il parrocco durante l’omelia -. Amava cucinare e per questo aveva scelto di lavorare come cuoco nel ristorante dei suoi genitori a Renon. Poi, nel 2005, è morta la madre. Per tutti è stato un trauma, ma si sono rialzati. Lo stesso anno Alexander è diventato comandante dei vigili del fuoco di Campodazzo e Obmann della Svp locale. Ha sempre sostenuto la comunità, sia come pompiere sia come politico. Ha sempre voluto migliorare le cose e ascoltava i problemi di tutti. Nel 2006 ha conosciuto Patrizia. È nato un grande amore. Poi sono arrivati i loro tre figli. La sua morte ha sconvolto tutti. Ma ricordiamoci delle tracce che ha lasciato sulla terra. Ha lasciato tanto amore».

Poi dal pulpito ha parlato anche il padre di Alexander, Johann: «Voi ragazzi - dice ai compagni del figlio -, avete fatto tutto il possibile per salvargli la vita. Invece di scappare, gli siete rimasti accanto fino alla fine e avete cercato di tirarlo fuori dal fango. Alexander è morto avendo accanto i suoi migliori amici. Sicuramente era spaventato e aveva paura. Sicuramente sono stati dei momenti drammatici. Ma non era solo. C’eravate voi. Niente sensi di colpa: avete fatto tutto il possibile e anche di più. Quando Alex usciva per un intervento, aveva un obiettivo: portare tutti sani e salvi a casa. Per questo è andato avanti lui, per questo ha fatto lui il sopralluogo. Noi lo ricorderemo sempre per quello che era: un grande uomo». Alle 16 la bara esce dalla chiesa. Un ultimo saluto arriva dal parcheggio: tutte le sirene della camionette suonano insieme. L’omaggio al comandante. Da brividi. Tra la folla, anche il governatore Kompatscher, tutti gli assessori provinciali della Svp, il prefetto Elisabetta Margiacchi, i vertici di carabinieri, polizia e Guardia di finanza, gli uomini del soccorso alpino, del 118, e della Protezione civile. Tutto l’Alto Adige s’inchina ad un uomo coraggioso.

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