Il pap test non è più gratis: ticket di 20 euro

Appello del primario Messini alle donne: «Non cercate di risparmiare, fate l'esame»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Il pap test che combatte i tumori al collo dell'utero non è più gratuito: le altoatesine che vogliono tenersi controllate e ripetere l'esame ogni anno devono pagare ogni volta 20 euro. Il primario di ginecologia, Sergio Messini, le invita a non risparmiare: «Ogni anno in Alto Adige 100 donne si ammalano di tumore e non mi stancherò mai di ripetere che per salvarsi la vita bisogna fare prevenzione corretta, andare subito dal medico quando qualcosa non va e sottoporsi ogni anno al pap test. La prevenzione è fondamentale, piuttosto taglino una pizza ed una Coca cola!».

Ma le signore come l'hanno presa? «Non tutte bene, c'è chi pensa se valga la pena ripetere l'esame ogni anno o accontentarsi della visita ma poi ce lo richiedono». Negli ultimi mesi l'assessorato alla sanità ha spedito 40 mila lettere a tutte le donne dai 21 ai 65 anni che negli ultimi 36 mesi non si erano sottoposte al pap test invitandole a farlo. «Queste signore non pagano i famosi 20 euro ma devono ricordarsi di non buttare l'invito che funziona da buono-sconto». Chi ancora non paga?

«Chi ha l'impegnativa del medico». Il primario spiega che i tumori della cervice uterina, dell'ovaio e dell'endometrio si combattono e sempre più spesso si sconfiggono: «Fondamentale è che le donne si vogliano bene e si sottopongano a tutti i controlli del caso perché è indispensabile arrivare in tempo». Ma perchè l'esame che prima era sempre gratuito adesso costa 20 euro? «Perchè l'Asl ha introdotto una nuova tecnica per l'individuazione del tumore chiamata "citologia su strato sottile". Si tratta di un'analisi più costosa ma più precisa che permette alle donne di eseguire un esame ogni tre anni. L'Azienda punta infatti a ridurre dell'80% l'incidenza di neoplasie effettuando appunto uno screening triennale "su strato sottile".

Si tratta di un particolare metodo per il prelievo e la preparazione del test che riduce sangue, muco e quindi la possibilità di trovarsi in mano dei referti sbagliati. Un passo avanti importante anche se continuo a consigliare il vecchio pap test da ripetere una volta l'anno, accompagnato da una regolare visita medica». Perchè lo consiglia? «Perchè le statistiche sono belle ma se per caso sono l'eccezione che conferma la regola non mi diverto affatto».

Quindi un pap test l'anno? «Sì un pap test ed una visita ginecologica all'anno». Guido Mazzoleni, primario di Anatomia patologica e Giovanni Negri - responsabile per lo screening - hanno sempre detto che serviva una svolta: «In Alto Adige puntiamo ad azzerare il numero delle donne che si ammalano di tumore. Per farlo ci serviva un sistema di screening più articolato perchè a tutt'oggi ci sono signore che si sottopongono a troppi esami che risultano inutili o inadeguati e donne che, al contrario, li evitano e adesso siamo a buon punto».

E dalle indagini risulta un eccesso di test tra le più giovani. Anche per questo lo screening - per il quale l'Asl spende 300 mila euro l'anno - si adegua alle linee europee e si è riorganizzato con lo "strato sottile".

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