BRESSANONE. «Abbiate carità per la Chiesa» che rischia di rimanere al freddo. E’ curiosa la richiesta che Albert Pixner, parroco e decano della parrocchia “San Giuseppe Freinademetz” di Millan, ha inviato ai propri fedeli nei giorni scorsi.

Le consuete donazioni natalizie, infatti, quest’anno dovranno essere convogliate verso le caldaie degli spazi comuni. Il timore, infatti, è che la parrocchia non riesca a coprire i costi di riscaldamento della chiesa, ma anche della sala riunioni, dell’ufficio parrocchiale e del centro giovanile. C’è bisogno, insomma, del soldo cristiano nel più profondo dei suoi significati: la beneficenza più diretta che possa esistere.

Nella lettera di richiesta, comunque, don Pixner ammettere un certo disagio: «Non è affatto facile e divertente bussare una seconda volta per chiedere sostegno finanziario». La prima, l’anno scorso, fu per il supporto alla chiesa di pellegrinaggio “Maria am Sand” con raccolta di 17.783,30 euro. Stavolta, però, la richiesta d’aiuto è molto più diretta e onestamente corredata di tutte le cifre. «Le spese per il riscaldamento ammontano a 21.333,31 euro, suddivisi in 14.749,52 euro per la chiesa e 6.583,83 euro per il centro giovani. Oltre a queste abbiamo lo stipendio del sacrestano, il materiale per l’ufficio, la manutenzione ordinaria e straordinaria con l’arredo». Candele, fiori, elettricità, acqua, fognature, raccolta dei rifiuti: tutto grava in modo preoccupante. La stessa somma accumulata nell’edizione 2013 delle donazioni potrebbe non bastare. Meno male che non c’è l’Imi. In ogni caso nella lettera la parrocchia ringrazia anticipatamente tutti i fedeli e fornisce l’Iban diretto per i bonifici che, si sa, sono più veloci delle monete nella cassetta. Possibile, comunque, che in caso di situazione davvero critica una mano la si possa chiedere anche in Vaticano.