Il partito anti-islamico schiera il manichino con burqa

BOLZANO. Mai visto un burqa da vicino? Ci ha pensato ieri il Partito anti islamizzazione, che in corso Libertà ha messo in mostra un manichino coperto con un burqa. Era il «No Burqa Day», organizzato...



BOLZANO. Mai visto un burqa da vicino? Ci ha pensato ieri il Partito anti islamizzazione, che in corso Libertà ha messo in mostra un manichino coperto con un burqa. Era il «No Burqa Day», organizzato in tutta Italia dal nuovo movimento, che proclama, dice Mario Vitale, «non siamo anti Islam, ma anti islamizzazione». L’idea era di consentire a ogni donna di provare il burqa per capire cosa si provi «ad essere donna nei Paesi in cui vige la Sharia». Una sola signora ha raccolto la sfida. Le altre hanno preferito guardare e scuotere la testa. Problemi con qualche passante musulmano? «Solo un curdo è venuto da noi e ci ha detto di essere contrario al burqa, accusandoci però di non capire nulla della loro cultura», riferisce Vitale, per il quale «tutti i terroristi sono musulmani».

Il coordinatore regionale del Partito anti islamizzazione Diego Ferrero sottolinea: «La nostra iniziativa vuole fare comprendere a tutte le persone cui sta a cuore la dignità umana e la parità tra uomo e donna quale è la situazione femminile nella concezione più radicale dell’Islam. Come noto, nel mondo islamico la donna vive una condizione di subordinazione rispetto all’uomo, sia per tradizione culturale, sia per espliciti dettami religiosi».













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