Il Pd alla Volkspartei: «Basta coi diktat su scuola e toponimi»

Frena e Costa: siamo leali ma non accetteremo imposizioni. Tensioni anche su sanità e nuova legge elettorale


di Orfeo Donatini


BOLZANO. Il tono della conferenza promossa dal segretario provinciale del Pd Antonio Frena e dal suo vice Carlo Costa è pacato quanto fermo: «Il dissenso politico deve essere possibile, e anche doveroso, soprattutto quando si evidenzia una deriva decisionista come è successo ai nostri alleati della Svp su certi argomenti. E si badi bene: il nostro altolà non è di adesso, come i più attenti certamente ricorderanno. Semplicemente - ha sottolineato Frena - ogni nostro precedente richiamo è stato sempre ed invariabilmente cestinato. E questo, per un partito progressista che cerca sempre, faticosamente, di fare della condivisione un obbligo nel rispetto della pluralità di chi viene governato risulta assai indigesto. Essere messi di fronte al fatto compiuto e soprattutto rendersi indisponibili al confronto successivo risulta difficilmente tollerabile. E ciò non è accaduto una sola volta».

Insomma un messaggio forte e chiaro per la situazione politica contingente, ma soprattutto per lo scenario che si delineerà nell’immediato futuro quando con ogni probabilità la Svp non avrà più la maggioranza assoluta.

E così è anche in questa prospettiva che i vertici del Pd non usano mezzi termini nemmeno rispetto al progetto di riforma della legge elettorale: «L’introduzione del sistema D’Hondt è già stata bocciata dal nostro partito perchè trasmette il cattivo pensiero che il partito politico più forte possa cambiare le regole del gioco a suo favore. Il Pd - ha ricordato frena - non potrà essere disponibile a questi pateracchi, tanto più in un momento in cui ogni sforzo deve tendere a recuperare la fiducia dei cittadini e non a perpetuare rendite di posizione».

«Ma detto questo - ha poi sottolineato Costa - vogliamo anche dire che Pd ed Svp stanno governando nel migliore modo possibile e che hanno lavorato bene; va dato merito a questa coalizione , al suo presidente ed alla sua giunta, se la nostra provincia si è difesa meglio di tanti altri in momenti in cui la crisi morde la carne viva di tutti i cittadini».

Ma anche sulla questione sanità Frena è categorico: «Il giochetto di dividere assessori e partito, come recentemente ha tentato la Svp con noi, non può riuscire. Come Pd infatti non solo non rinneghiamo la riforma sanitaria, ma ne rivendichiamo la bontà. A un patto: che venga applicata realmente».

Quante alle future elezioni «il Pd punta ad un’alleanza tra progressisti, moderati e società civile sulla base di punti programmatici condivisi prima e non dopo le elezioni; come si fa nei paesi seri, fra politici seri, tra persone serie».

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