BOLZANO. Il piromane è tornato a colpire nel garage al civico 26 di via Parma. Il 5 febbraio scorso era stata bruciata una Ford Fusion, regolarmente parcheggiata nei box, mentre la scorsa notte è toccata la stessa sorte ad uno scooter. La chiamata ai vigili del fuoco del corpo permanente è arrivata poco dopo mezzanotte e mezza, quando alcuni inquilini della palazzina si sono allarmati per l’odore di fumo intenso. Qualcuno dice di aver visto anche le fiamme. Per i pompieri non si è trattato di un intervento impegnativo, ma tra gli abitanti della zona è tornata la paura.

«Si tratta della sesta volta nel giro di pochi anni e della seconda nel 2015: se le fiamme dovessero essere appiccate in futuro in un altro punto le conseguenze, in caso di esplosione, potrebbero essere ben più gravi. L’Ipes - conclude un’inquilina - deve fare qualcosa perché non ci sentiamo più al sicuro». Andando indietro fino al 2013 si registra un’altra serie di interventi analoghi sempre in via Parma. Potrebbe trattarsi di un caso ma dietro potrebbe esserci anche la stessa mano o una banda di ragazzini. Per il momento i pompieri ipotizzano il reato di incendio doloso, ma del presunto piromane non c’è traccia. Quello in via Parma non è stato l’unico intervento del corpo permanente dei pompieri della scorsa notte. Un’altra chiamata è arrivata infatti per un incendio che è stato appiccato all’isola della raccolta differenziata in via Vintola, proprio pochi metri prima dell’anagrafe. In questo caso sono andati letteralmente distrutti i container gialli della carta. Solo l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha consentito di domare le fiamme in un lasso di tempo relativamente breve. È difficile pensare, peraltro, che i due roghi - quello di via Parma e quello di via Vintola - possano essere collegati. L’ipotesi dolosa resta in piedi per entrambi i casi.

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