Il ponte amato dai bambini in posa con mamma e papà

Ecco altri scatti inviati dai lettori, ancora oggi è uno dei soggetti più fotografati dai bolzanini. Negli anni Ottanta una mobilitazione popolare per salvarlo


di Ettore Frangipane


BOLZANO. In posa sul ponte, un classico per i bambini bolzanini nel dopoguerra. Il ponte di Bolzano per antonomasia è il “ponte Talvera”, che tuttavia non si chiamò sempre così: durante il fascismo fu definito “ponte Claudio”, in onore di quell’imperatore, figlio di Druso maggiore. Oggi il ponte è in ferro, ma in precedenza era in legno, largo poco più di 5 metri, senza marciapiedi e poggiava su dieci piloni. Il ponte in ferro, costruito da una ditta di Vienna, fu inaugurato nel 1900: in questa foto scattata nel 1899 si vede a destra una parte del ponte in legno che si sta smantellando, a sinistra un ponte provvisorio, mentre già si lavora alla struttura in ferro. La nuova “Talferbruecke” fu inaugurata il 3 novembre 1900 alla presenza dei principi di Campofranco che per primi lo percorsero in carrozza; tra le autorità il borgomastro Julius Perathoner che per 27 anni resse felicemente le sorti della città. Suonò la banda dei vigili del fuoco. Da sottolineare la fastosa illuminazione elettrica. La pavimentazione della “Talferbruecke” fu fatta con ciottoloni squadrati sui quali i carretti, le carrozze e i veicoli a motore sobbalzavano. Fu sostituita dall’asfalto solo dopo la seconda guerra mondiale. Nel 1909 un’ulteriore novità: furono adagiati i binari del tram, la “Grieserbahn”, che congiungeva i due comuni di Bolzano e Gries. Negli anni Ottanta il ponte corse il rischio di essere sostituito da una struttura moderna. Ma il buonsenso prevalse, e la vecchia struttura fu interamente rifatta. Com’era e dov’era. Inviate le vostre foto storiche sul ponte a info@frangipane.it.













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