Il «ponte dei lucchetti» torna per il raduno il monumento alla naja


Ezio Danieli


MERANO. La trattativa sta per iniziare. Il vice sindaco Giorgio Balzarini ed il colonnello Mario Bisica cercheranno, nei prossimi giorni, l'accordo. L'obiettivo del Comune è portare, nella zona di via Caserme, i lucchetti (quelli che sono rimasti) che fino a 10 anni fa erano attaccati a Ponte Teatro. L'occasione del prossimo raduno nazionale degli alpini - in maggio a Bolzano - potrebbe essere l'occasione giusta per ripristinare quello che era considerato - non a torto - un vero e proprio monumento.

Cancellato, in seguito, con troppa fretta. Ammette il vice sindaco Balzarini: «Di lucchetti, di quel periodo, ne sono rimasti al cantiere comunale. Vediamo se c'è la possibilità di ripristinarli e metterli in mostra». I lucchetti una volta erano sul ponte Teatro. Poi, quando il manufatto venne restaurato, sono stati tolti. E portati al cantiere comunale. Ne sono rimasti pochi sulla ringhiera a ridosso dell'Esplanade. Sono stati, per tanti anni, il frutto di una tradizione. Li sistemavano, sul ponte Teatro, i militari in servizio di leva a Merano.

I lucchetti erano solitamente quelli dell'armadietto della camerata. Venivano attaccati alle ringhiere del ponte con le scritte che ricordavano il periodo della naja, lo scaglione, il nome della compagnia. Quindi, quando l'ex soldato che tornava a Merano assieme alla fidanzata, i lucchetti diventavano come un monumento, oggetto di curiosità e di ammirazione da parte delle varie classi di leva. I lucchetti erano a grappoli. Di varie dimensioni. Poi si sono aggiunge le targhette ricordo.

La tradizione era diventata, per Merano, una vera e propria attrazione. Ma Merano è troppo "vecchia" per queste novità. Ed infatti le cesoie degli operai furono impietose. I lucchetti sparirono proprio in concomitanza con i lavori di ristrutturazione del ponte. C'era stata anche un'opera d'arte realizzata da Stefano Bolognesi che avrebbe dovuto essere collocata all'inizio di via Piave, proprio dove ora sbuca il tunnel sotto piazza delle Terme.

L'opera d'arte, i vecchi lucchetti, le tabelle metalliche con tanti nomi potrebbero trovare posto, per il raduno degli alpini, nella zona della caserme. Il condizionale è d'obbligo. Ma la parola del vice sindaco è incoraggiante a tal proposito. Il ponte dei lucchetti - eliminati con troppa fretta e con molte polemiche - è stata per anni una vera e propria attrazione di Merano. Oltre alle sue bellezze naturali, la città poteva offrire anche uno specchio del suo lungo legame con i militari che, fino ad una quindicina di anni fa, erano davvero molti.

Ma l'amministrazione comunale, a quei tempi, non aveva compreso minimamente il significato di ogni lucchetto e di ogni targa affissa sul ponte Teatro. Anzi: pressata dai soliti ben (mal) pensanti del settore turistico - l'aveva addirittura osteggiata, cercando di dissuaderla in tutti i modi tanto che erano state addirittura tagliate le chiusure strette sui parapetti di ponte Teatro. Non intuiva, quella giunta civica, che quei lucchetti stavano entrando nel cuore dei turisti e dei residenti e che il "mito" silenzioso si allargava.

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