«Il Rosatellum lede la Costituzione»
Biancofiore: sulle minoranze si è già pronunciata la Corte europea
BOLZANO. «Spiace che il Presidente della Repubblica Mattarella, o meglio i suoi uffici, non abbiano voluto rilevare l’enorme vulnus democratico e costituzionale che esiste nel Rosatellum in relazione alle norme speciali per il solo Trentino Alto Adige, adottate con la scusa delle minoranze». Lo afferma la deputata di Forza Italia, Michaela Biancofiore. «Nel Rosatellum infatti non solo si sconfessa il Mattarellum, ideato proprio dall’attuale Capo dello Stato, che prevedeva lo scorporo proprio per consentire equilibrio tra maggioranze e minoranze politiche, ma anche perché sulla materia elettorale in merito alla minoranze linguistiche esiste un chiaro inoppugnabile pronunciamento della ormai famigerata Corte europea dei diritti dell’uomo», ancora Biancofiore.
La deputata forzista ricorda che «nel caso "Silvius Magnago e Südtiroler Volkspartei contro l’Italia" del 1996 (e già dovrebbe far pensare che un partito politico che siede nel Parlamento italiano faccia ricorso contro l’Italia) il ricorso era stato rigettato in quanto - nell’interpretazione della Commissione - non era possibile rinvenire nell’articolo 3, Protocollo 1, alcun vincolo per gli Stati contraenti rispetto all’opzione per un sistema elettorale in luogo di un altro, fermo il carattere libero e democratico delle elezioni, dal quale rimane esclusa qualunque obbligatorietà di previsione di forme di cosiddetta discriminazione positiva a favore delle minoranze».