Il sindaco: «Via all’operazione areale» 

Con l’inizio dell’abbattimento del deposito Negrelli, parte uno dei più importanti interventi di riqualificazione urbanistica


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «Non possiamo che accettare l’ordinanza del Tar, rimane l’amarezza per l’abbattimento di un edificio che doveva essere salvaguardato, perché anche se non è completamente originale, è stato realizzato più di 70 anni fa ed è stato progettato da Luigi Negrelli. La legge nazionale lo avrebbe tutelato; quella provinciale no: una cosa assurda. Oggi avremmo dovuto riunirci e decidere come muoversi, ormai però i lavori di abbattimento sono iniziati e non ha più senso fare ricorso al Consiglio di Stato». Difronte alla ruspa che ha iniziato a demolire l’ex deposito Negrelli di via Renon, Klauspeter Dissinger, presidente del Dachverband, la Federazione dei protezionisti sudtirolesi, è costretto ad arrendersi.

Con la demolizione del vecchio edificio, inizia di fatto l’operazione Benko, destinata a rivoluzionare completamente l’area compresa tra via Garibaldi, via Alto Adige, via Perathoner, via Stazione.

E a portare nelle casse del Comune 100 milioni di euro; 10 verranno versati a breve e gli altri in tre tranche.

«Non pensavo che partissero subito, però dopo la decisione del Tar - riconosce il sindaco Renzo Caramaschi - ogni momento poteva essere buono, perché hanno in mano una regolare licenza edilizia che consente loro di partire con i lavori. Al di là di questo comunque, sono contento che abbiano iniziato: la demolizione del deposito Fs - che solo quando è stata rilasciata dal Comune la licenza edilizia, qualcuno ha scoperto essere un’opera d’arte - è prevista anche nel progetto Podrecca per la riqualificazione dell’areale ferroviario, vincitore di una selezione internazionale e approvato dal consiglio comunale. Al suo posto è prevista in via provvisoria la stazione degli autobus e successivamente un albergo».

Il sindaco non ha dubbi: il futuro urbanistico di Bolzano è al di là del muro di via Renon, dove oggi oltre al deposito Negrelli, ci sono i binari e una serie di edifici in parte utilizzati e in parte dismessi delle ferrovie. Su queste aree si realizzerà quello che era il sogno, dieci anni fa, dell’allora assessore all’urbanistica del Comune Silvano Bassetti: sorgeranno, tra le altre cose, case, uffici, alberghi, ristoranti, un grande centro giovanile e una piscina olimpionica (50 metri) coperta.

Ma per partire con l’attuazione del progetto areale ci vorrà tempo; intanto inizia la grossa operazione dell’immobiliarista austriaco Renè Benko che divide la città tra pro e contro.

Nei prossimi giorni verrà abbattuto completamente il deposito Negrelli. Quindi, dopo il 6 gennaio, quando chiuderà il Mercatino di Natale, il muro di via Renon andrà giù e il traffico sarà deviato all’interno dell’areale fs, proprio in prossimità dell’edificio progettato originariamente da Negrelli. Le auto effettueranno una “U” entrando subito dopo la stazione e uscendo prima della funivia del Renon. Una volta sistemata la strada, le auto torneranno su via Renon.

Contemporaneamente partiranno i lavori di costruzione della stazione degli autobus che, provvisoriamente, da via Perathoner si sposterà lì dove oggi c’è il deposito Negrelli.













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità