«Il sistema anticorruzione è efficiente» 

L’avvocato Marco Cappello dell’Asl però ricorda: «Noi in azienda non abbiamo compiti inquisitori»



BOLZANO. In questa vicenda l’Azienda sanitaria di Bolzano è presunta parte lesa. E’ stato puntualizzato più volte ieri in conferenza stampa dal direttore generale Thomas Schael e dall’avvocato Marco Cappello, direttore della ripartizione legale e affari generali dell'Asl. E lo stesso Marco Cappello è anche il responsabile dell’ente in materia di prevenzione della corruzione. «C’è un controllo ulteriore - ha ribadito l’alto funzionario - che viene svolto attraverso una mappatura con adozioni di misure di prevenzione e interventi specifici che non sono mancati neppure in questo caso». Come si è intervenuti? «In tempi molto rapidi con la richiesta di trasferimento del dipendente sotto inchiesta ad altro incarico. Un provvedimento preso a sua tutela ed anche a tutela dell’immagine dell’azienda». Sull’inchiesta della Procura i vertici dell’Asl di Bolzano non si sbilanciano. «Noi non riteniamo assolutamente nulla - ha puntualizzato l’avvocato Cappello - ci sono delle indagini in corso e quindi nel rispetto del dipendente coinvolto attendiamo l’esito del procedimento penale da parte della Procura. Noi abbiamo fatto correttamente quello che dovevamo fare: abbiamo cioè avviato un procedimento disciplinare quattro giorni dopo la comunicazione come parte lesa da parte della Guardia di Finanza. Il procedimento disciplinare è stato poi subito sospeso (come prevede la legge) in attesa dell’esito dell’inchiesta penale. Alla conclusione del procedimento penale decideremo, in commissione di disciplina, come operare nei confronti del dipendente. Le valutazioni su quanto avvenuto spettano alla magistratura. Noi non abbiamo compiti inquisitori nei confronti dei nostri dipendenti». All’azienda sanitaria la Guardia di Finanza il 14 novembre scorso ha dato comunicazione dell’inchiesta (ben mesi dopo l’avvio effettivo delle indagini) per procedere ad accertamenti tecnici irripetibili che hanno comportato, tra il resto, il sequestro del computer dell’ufficio di Marco Facchini. Nel corso della conferenza stampa l’avvocato Cappello ha anche puntualizzato che gli appalti “sotto soglia” sono regolati per legge. «Sino a 40 mila euro l’affidamento può essere fatto direttamente (senza gara) nel rispetto della legge. Ma non siamo noi a fare i giudici».

(ma.be.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Attualità