Il test per capire se si è malati di gioco

Si può fare sul web, lo ha elaborato il centro contro la dipendenza dall’azzardo: attenzione a slot e casinò online


di Riccardo Valletti


BOLZANO. Mentre il fatturato del gioco continua a crescere progressivamente sia che si tratti di slot machines o di siti dei casinò on line, la Siipac del dottor Cesare Guerreschi lancia la controffensiva a questa malattia proprio sulla rete. Sul sito della onlus (www.siipac.it) è infatti presente da qualche tempo una batteria di test di autodiagnosi completamente anonimi per mezzo dei quali chiunque può misurare il suo stato di dipendenza dai comportamenti compulsivi.

«Il test per i giocatori patologici - spiega la psicologa della Siipac Ilaria Seresin - è quello sviluppato negli Stati Uniti dall'osservatorio sul gioco SOGS (South Oaks Gambling Screen), che il professor Guerreschi ha introdotto per primo in Italia rivedendone il contenuto per meglio adattarlo alla popolazione italiana».

Dodici domande a risposta sì/no, che permettono di capire immediatamente se la persona interessata è oltre la soglia di guardia. «Naturalmente non è un esame esaustivo - spiega la dottoressa Seresin - ma è un primo aiuto alla presa di coscienza del soggetto, una sorta di campanello di allarme per capire se è il caso di chiedere aiuto a degli specialisti».

In ogni caso si tratta di un test completo, aggiunge la psicologa, «perché fornisce molteplici informazioni quali: il tipo di gioco privilegiato e l’ammontare dei soldi spesi per giocare, ma anche il tempo speso al gioco e i mezzi per procurarsi il denaro necessario; inoltre - aggiunge la dottoressa - questo ci dà un’idea sulla relazione del giocatore con il suo ambiente, in particolare con quello lavorativo e famgliare e permette anche di valutare la consapevolezza o meno del problema».

L’anonimato. Il test è completamente anonimo, sottolinea la psicologa, «è stato ideato proprio per mettere anche chi non vuole essere rintracciato in condizione di comprendere quello che gli sta succedendo». Dal momento del lancio, il sito ha registrato una media di una autodiagnosi giornaliera, «spesso poi chi scopre di avere questo problema si decide a chiamare il numero verde della nostra organizzazione (800 589372)». I dati confermano che il gioco on line sta assumendo le proporzioni del principale problema del futuro, spiega il dottor Guerreschi, «le statistiche dei monopoli di stato ci comunicano che in soli sei mesi è aumentato di dieci volte l'ammontare delle scommesse fatte attraverso i casinò on line».

E nel frattempo il giocatore medio diventa sempre più giovane, tanto che negli ultimi dati pubblicati si parla di popolazione sopra i quindici anni di età. «Non tutte le forme di azzardo sono equivalenti in termini di pericolosità - spiega Guerreschi - quelle che maggiormente producono dipendenza sono quelle fatte di gesti veloci e ripetitivi, per questo il clic del mouse sul sito di un casinò on line è pericoloso. Lo è almeno tanto quanto quello dei pulsanti delle slou».

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