Il turismo cresce del 2,5% grazie a sport e convegni

Gli ospiti preferiscono però pensioni, agritur e bad & breakfast agli alberghi Huber (Apt): «Il calo degli italiani (-4,5%) è compensato dai tedeschi (+6,5%)»


di Massimiliano Bona


BRESSANONE. Turismo in crisi? Ma nemmeno per sogno. Bressanone, fino a luglio, ha fatto registrare addirittura un incremento del 2,5% dei pernottamenti. Sempre in controtendenza rispetto a gran parte delle località altoatesine è la scelta delle strutture: «Perdono leggermente - spiegano il presidente dell’Apt Markus Huber e il direttore Werner Zanotti - gli hotel a 3 e 4 stelle ma guadagnano pensioni, bad & breakfast e agritur». Per questo risultato, obiettivamente al di là delle aspettative, non ci sono segreti ma solo programmazione. «Abbiamo ospitato eventi sportivi (gli assoluti di atletica leggera e i mondiali di monociclo) e congressi che hanno riempito le nostre strutture, anche quelle medio-piccole, a gestione familiare». I pernottamenti hanno già superato quota 250 mila e le previsioni per agosto sono incoraggianti.

L’unico dato che non si discosta da quello medio altoatesino è l’affluenza - in calo - degli italiani. «La diminuzione è stata del 4,5% ma il momento di difficoltà dei clienti del Bel Paese è compensato dal +6,5 dei tedeschi, dal +10% degli olandesi e dal + 1,5% degli svizzeri. In calo, del cinque per cento, gli austriaci. Rispetto al 2009 le differenze sono ancora più marcate: tedeschi + 8,29%, italiani - 6%, austriaci +5%, svizzeri + 30% e olandesi +9%.

Presidente Huber, come valuta i dati sull’andamento della stagione turistica fino a luglio?

«Naturalmente siamo soddisfatti e speriamo di riuscire a chiudere l’anno con queste cifre. In assoluto la sensibilità verso i prezzi è aumentata e il mercato italiano sta vivendo un momento difficile. Le prenotazioni sono in lieve calo negli hotel a vantaggio di altre strutture, pensioni e B&B in particolare».

Come si chiuderà agosto?

«Viste le numerose manifestazioni che abbiamo ancora in calendario, a partire dall’Altstadtfest della prossima settimana, confidiamo in un risultato positivo o quantomeno di riuscire a confermare i dati dello scorso anno».

Eventi sportivi e congressi sono davvero il segreto per avere numeri positivi?

«Si tratta di appuntamenti sui quali investiamo e sono fondamentali per dare nuovi impulsi al settore. Tra le manifestazioni principali ricordo la Strickersprint, il congresso di Pasqua, gli italiani di atletica, i mondiali di monociclo, l’Altstadtfest, il mercato del pane e dello strudel, il mountainbike festival, l’Ims e il mercatino di Natale. Altrettanto importanti sono i corsi estivi dell’Università di Padova. Siamo vitali e questo è ciò che conta».

In prospettiva cosa pensa del collegamento in funivia dalla città alla Plose?

«Bisogna investire il prima possibile. Purtroppo i tempi della politica non sempre vanno di pari passo a quelli dell’economia».

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