Il turista spende 140 euro al giorno 

Molti si recano in più città. La permanenza media è di 4,2 giorni. Sempre più visite da Sud e Isole


di Davide Pasquali


BOLZANO. In media spendono 140 euro al giorno, a testa. Arrivano sempre più spesso anche dal Sud Italia e pure dalle Isole. I più arrivano dal Nord Est. Utilizzano per lo più l’auto. E gli aeroporti fuori regione. La stragrande maggioranza visita più di una città. I turisti giornalieri sono infatti meno di quel che si pensi. I più si trattengono qui più giorni, in media 4,2. Sono i turisti dei mercatini di Natale originali dell’Alto Adige fotografati dall’Istituto di ricerche economiche della Camera di commercio.

Il confronto col 2007-08. Con il passare del tempo, i mercatini sono divenuti un fattore economico e d’immagine fondamentale. Lo dimostravano due studi condotti dall’Ire già nel 2007 e poi nel 2008. «Un evento di questa portata», spiega il presidente della Camera di commercio Michl Ebner, «richiede però un costante rinnovamento in termini di organizzazione e commercializzazione». Lo studio Ire ha confrontato il profilo e le impressioni attuali dei visitatori dei mercatini con i risultati degli studi di 10 anni fa. Qual è il grado di soddisfazione dei visitatori rispetto all’offerta attuale? Quanto spendono? Il visitatore italiano è sempre la categoria prevalente? Quanti mercatini visitano gli ospiti durante la loro permanenza? Quali mezzi di trasporto vengono utilizzati? Qual è la valutazione degli effetti economici espressa dai dettaglianti e dai ristoratori? Per far chiarezza su questi aspetti, nel periodo compreso tra il 26 novembre 2016 e il 6 gennaio 2017, a 1.895 visitatori dei cinque mercatini selezionati casualmente è stato sottoposto un sondaggio individuale. Inoltre sono stati interpellati 252 gestori di stand e 313 dettaglianti e ristoratori, le cui attività sono ubicate nelle immediate vicinanze dei mercatini. La spesa. In media gli ospiti hanno speso al mercatino circa 46,7 euro per mangiare e per gli articoli da regalo. Anche i negozi e le attività di gastronomia delle città hanno beneficiato dell’evento con ulteriori 93,4 euro che i visitatori dei mercatini di Natale hanno speso per acquistare cibo, capi d’abbigliamento e altri articoli. Per ultimo, ma non meno importante: i mercatini, oltre ai visitatori giornalieri, attirano anche numerosi turisti plurigiornalieri e di conseguenza aumentano l’occupazione dei posti letto in un periodo altrimenti debole per il turismo.

Soddisfatti? Gli ospiti sono particolarmente soddisfatti della raggiungibilità e della sicurezza, dell’atmosfera e delle decorazioni, della gastronomia e della cortesia del personale degli stand dei nostri mercatini di Natale. Due ospiti su tre che hanno visitato altri mercatini attribuiscono a quelli altoatesini una valutazione addirittura migliore, e molti intervistati (85,5%) sono dell’opinione che i mercatini si integrino molto bene nell’immagine della rispettiva città. Alcune critiche relativamente frequenti riguardano la disponibilità di servizi igienici e le possibilità di parcheggio. Inoltre, molti ospiti non conoscono il programma di iniziative collaterali offerto dai mercatini.

Ma chi sono, i turisti? Nella stagione 2016/17, 4 ospiti su 10 hanno visitato per la prima volta un mercatino altoatesino, mentre 6 su 10 c’erano già stati più volte. L’ospite italiano continua a essere prevalente: in totale l’80% dei visitatori proviene dall’Italia (Alto Adige escluso). Rispetto al 2007/08, però, è aumentata notevolmente la quota di ospiti arrivati dal Sud Italia e dalle isole. Come era già accaduto nella stagione 2007/08, tra gli ospiti non provenienti dall’Alto Adige prevale la quota di turisti plurigiornalieri (65,4%) rispetto a quelli giornalieri (34,6%).

Più giorni. E tira l’Airbnb. I turisti plurigiornalieri si fermano in media 4,2 giorni, e come in passato alloggiano per lo più in hotel. Sono però fortemente cresciuti gli alloggi non commerciali, come i pernottamenti nelle seconde case e presso amici o le offerte «Airbnb».

Ancora troppe auto. Come nel 2007/08, l’auto privata è la prima opzione tra i mezzi di trasporto, sia per raggiungere l’Alto Adige che per gli ulteriori spostamenti all’interno della provincia. Per i viaggi in Alto Adige, tuttavia, vengono utilizzati con maggiore frequenza gli aeroporti delle regioni circostanti. Questo riguarda in particolar modo gli ospiti che arrivano da lontano, ad esempio dalle isole italiane e dall’estero. Per gli spostamenti all’interno dell’Alto Adige, treno e bus hanno ancora un ruolo marginale. Come detto, interessante notare che spesso molti ospiti visitano più di un mercatino, non limitandosi a uno solo. «Per mantenere viva l’attrattività e distinguersi ulteriormente dagli altri mercatini italiani - così Michl Ebner - si dovranno affrontare una serie di sfide. In particolare occorre migliorare ulteriormente sinergia e collaborazione fra tutte le parti interessate».

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