La pandemia

Il vaccino si sposta (anche) nelle farmacie: accordo fatto 

La campagna vaccinale diventerà ancora più capillare: già arrivate 52 adesioni di professionisti. La crisi nelle case di riposo: 450 letti lasciati liberi su 4.500 a causa delle sospensioni del personale sanitario



BOLZANO. La campagna vaccinale trova un ulteriore pilastro. Le somministrazioni potranno essere effettuate anche in farmacia. Altre regioni hanno iniziato da tempo, l’Alto Adige temporeggiava, tra trattative e problemi tecnici. L

a riunione tra Asl, assessorato e Federfarma sembra essere stata risolutiva. «Ci siamo. Manca il passaggio in giunta provinciale, ma i dettagli tecnici sono ormai definiti. Ed è ciò che conta, in una procedura complessa come la vaccinazione contro il Covid-19», riferisce Matteo Bonvicini (presidente di Federfarma), «Speriamo di iniziare nel giro di un paio di settimane». Gli effetti collaterali della pandemia continuano a colpire pesante sul mondo del sociale: 450 letti lasciati liberi nelle case di riposo (il 10% del totale), a causa delle sospensioni di personale non vaccinato.

Vaccinarsi in farmacia

Dove non sono arrivati i centri vaccinali e neppure i vaxbus, pure esperienza di successo, dovrebbero arrivare i farmacisti. È questo l’auspicio della campagna allargata ai farmacisti. «In una provincia come la nostra, con numeri importanti di non vaccinati, i farmacisti potranno giocare un ruolo importante. Conosciamo i nostri clienti, possiamo rassicurarli e avvicinarli alla vaccinazione.

Non dico che convinceremo i no vax convinti, ma potremo intervenire su molte persone che non si vaccinano per svariati motivi», riferisce Bonvicini.

Nelle farmacie verranno offerti Moderna e J&J, i vaccini più facilmente gestibili. I cittadini potranno prenotarsi alla farmacia prescelta, che inserirà i dati in un portale. Ancora da definire se l’anamnesi verrà effettuata in farmacia o dal medico di base. Tra le 130 farmacie altoatesine è stato fatto circolare un questionario sull’intenzione di aderire: ci sono già 52 farmacie disponibili, ma finora hanno risposto solo in 85. C’è margine per aumentare. L’accordo prevede un compenso alle farmacie di 14 euro per ogni somministrazione (6 euro concordati a livello nazionale, più una quota ulteriore).

Le case di riposo

«È un colpo al cuore essere costretti a dire “no” alle famiglie», così Martina Ladurner, presidente della associazione che riunisce le case di riposo dell’Alto Adige, spiega la crisi in corso. Su 4500 posti letto, 450 vengono tenuti liberi a causa delle sospensioni del personale sanitario. La situazione peggiorerà. «Arriveranno altre 140 sospensioni», prosegue Ladurner. A questo, si aggiungerà la novità dal 10 ottobre: obbligo vaccinale esteso a tutto il personale di ospedali e case di riposo, anche amministrativi, mense, e servizi di pulizie, coop. Lecito immaginare ulteriori sospensioni. In piazza Magnago ieri la protesta di una ventina di docenti sospesi perché privi di Green Pass. FR.G.













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