immigrazione»il racconto dei rifugiati

BOLZANO. Non appena arrivati a Bolzano da Lampedusa, dodici profughi eritrei sono riusciti a scappare dall’ex caserma Gorio. Immediatamente è scattato l’allarme e le forze dell’ordine hanno dato il...



BOLZANO. Non appena arrivati a Bolzano da Lampedusa, dodici profughi eritrei sono riusciti a scappare dall’ex caserma Gorio. Immediatamente è scattato l’allarme e le forze dell’ordine hanno dato il via alle ricerche. I dodici immigrati, dopo aver visto l’area a cui erano destinati, hanno deciso di fuggire, sperando di raggiungere il confine con l’Austria. Ma la loro assenza non è passata inosservata. Sabato sera, infatti, gli operatori dell’associazione Volontarius, così come le infermiere della Croce Rossa hanno scoperto che dei quaranta nuovi arrivati ne erano stati visitati solo 28. E gli altri dodici? «Sono riusciti a scappare grazie alla confusione che si è venuta a creare a causa della protesta degli afghani fuori dal centro», spiegano i volontari. Ma non sono andati lontano. Nell’arco di due giorni, le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare quasi tutti i “fuggitivi”. Infatti, ne mancano due all’appello. C’è chi vagava per il centro storico e chi si era nascosto nei parchi. A causa del freddo degli ultimi giorni, non erano riusciti a spostarsi dal capoluogo altoatesino. Sempre ieri, invece, i 38 profughi dell’Eritrea sono stati sottoposti a una serie di accertamenti clinici. I medici dell’Asl hanno effettuato degli esami per escludere malattie infettive come la tubercolosi, la scabbia o la malaria. Si sono sottoposti a raggi, analisi del sangue e visite generali. La metà dei profughi arrivati la settimana scorsa a Lampedusa ha problemi alla pelle. Si tratta di infezioni che dovrebbero guarire nel giro di poche settimane. Già oggi potrebbe finire la quarantena.

(s.p.)

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