Imu, congelata la rata di giugno Bolzano ci rimette 4,5 milioni

Il sindaco Spagnolli: «Lo Stato ci dica dove prendere i soldi. Altrimenti i tagli sono davvero inevitabili» La sospensione dell’acconto decisa dal Governo non riguarda 117 edifici signorili, 44 ville e 9 castelli


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Senza Imu sulla prima casa al Comune di Bolzano verranno a mancare poco più di 9 milioni di euro in un anno, di cui la metà a giugno. All’ufficio tributi, diretto da Sonja Pichler, attendono tutti con impazienza il testo del decreto approvato ieri dal Governo ma è già possibile fare un primo quadro della situazione. «Dalle prime informazioni raccolte la sospensione dell’acconto Imu non riguarda solamente gli immobili di pregio: gli attici (categoria A1), le ville (categoria A8) e i castelli (categoria A9). Si tratta, peraltro, di un numero modesto di immobili: gli edifici signorili in città sono 117, le ville 44 e i castelli 9». La sospensione, dunque, interesserà quasi tutte le prime case del capoluogo. Dei 51.186 alloggi accatastati, le abitazioni civili sono 42.600 (categoria A2), le abitazioni di tipo economico sono 5.300 (categoria A3) e quelle popolari sono 2.700 (categoria A4). Critico il sindaco Luigi Spagnolli: «Lo Stato ci dica ora dove dobbiamo andare a prendere i soldi. Se i quattrini non dovessero rientrare saremmo in grave difficoltà e i tagli a cultura, sociale - ma non solo - sarebbero inevitabili».

Il decreto. Il Consiglio dei ministri ha dunque approvato ieri l’atteso decreto sul congelamento della rata Imu di giugno sulla prima casa. La sospensione dell'acconto varrà per le abitazioni principali con le pertinenze, per le unità immobiliari appartenenti alle coop edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale e le relative pertinenze dei soci assegnatari, per gli alloggi popolari regolarmente assegnati, per i terreni e i fabbricati rurali. Non rientrano nella sospensione, invece, gli immobili di pregio, dunque ville, castelli e anche gli immobili signorili. «Nel testo c'è un'attenzione molto forte alle imprese perchè si indica fra le priorità della riforma dell'Imu la previsione di forme di deducibilità dell'imposta pagata sugli immobili per attività produttive», ha sottolineato il premier Enrico Letta nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri di ieri. Il congelamento della rata scadrà il 31 agosto prossimo, data entro la quale - ha sottolineato Letta - Governo e maggioranza presenteranno una riforma sostanziale dell'Imu. La spinosa questione dei capannoni delle imprese (che sulle casse dello Stato pesa per 7 miliardi), sarà invece presa in esame in un secondo momento, nel quadro di un ridisegno del sistema complessivo.

Le cartelle del Comune. Per l’ufficio tributi, che aveva già fatto parecchio lavoro, ciò significa rivedere tutte le cartelle ex novo. «Numeri alla mano - spiega la dottoressa Pichler dell’ufficio tributi - per noi dovrebbe significare l’invio di circa 20 mila cartelle in meno, quelle relative - appunto - alle abitazioni principali. Restano, invece, le circa 26 mila cartelle che si riferiscono alle seconde case, ma anche ai negozi e agli uffici». Il Comune di Bolzano dall’Imu incassava 27,8 milioni di euro, da cui ora probabilmente sarà necessario defalcare poco più di 9 milioni. Ne resteranno, pertanto, a bilancio poco meno di 19. «Ma non bastano per fare fronte agli impegni presi», precisa il sindaco.

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