BOLZANO. Quasi un quarto di tutte le forniture di merci e servizi è appannaggio delle cooperative sociali di tipo B: dal 2013 l’amministrazione provinciale e gli enti collegati hanno raddoppiato il numero delle commesse ad esse assegnate per la fornitura di beni e servizi. Mentre nel 2013 tali commesse erano 70, nel 2017 hanno raggiunto le 137 unità. Nel contempo è passata dal 6 al 23,7% anche la percentuale di queste commesse rispetto al valore complessivo degli incarichi.

«In questi anni, attraverso la direzione generale dell’amministrazione provinciale abbiamo posto l’accento sulla sensibilizzazione e sulla formazione dei collaboratori allo scopo di aumentare la percentuale degli incarichi affidati alle cooperative sociali di tipo B», afferma l’assessora Waltraud Deeg.

La legge provinciale 15 del 2011 aveva fissato l’obiettivo di assegnare entro il 2014 almeno il 2% del valore complessivo delle commesse della Provincia e degli enti controllati a cooperative sociali di tipo B. L’assessore provinciale competente Christian Tommasini a questo proposito afferma che «le Coop sociali sono una risorsa preziosa per la nostra terra: generano lavoro qualificato favorendo chi ha bisogno e forniscono servizi di qualità».

L’assessora Deeg aggiunge inoltre che gli obiettivi della legge provinciale sono stati ampiamente superati andando anche oltre la soglia del 20%. Le cooperative sociali di tipo B perseguono l’obiettivo di promuovere l’inserimento lavorativo di persone socialmente svantaggiate: infatti in tali strutture la percentuale di queste persone deve essere almeno del 30%. «La Provincia ha anche un compito sociale da svolgere in maniera esemplare. Per questa ragione abbiamo intenzione di sostenere e di incentivare ulteriormente questo sviluppo», conclude.