BOLZANO. Hanno sfilato in 70 per le strade del centro durante la manifestazione organizzata da Bolzano Antifascista. Un corteo contro «la pulizia etnica» operata dalla politica, contro la retorica del decoro, contro il racconto del media, contro il caro affitti in città, contro lo strumento del Daspo urbano, contro Casapound, contro l’adesione al sistema Sprar e, infine, contro la polizia e contro la Seab. «C’è un bombardamento mediatico e politico sui temi di sicurezza e decoro che risponde a logiche elettorali e di mercato - spiegano dal megafono gli organizzatori - ma che non riflette la realtà. La percezione del disagio è legata al peggioramento delle condizioni di vita dovute alla precarizzazione delle fasce più deboli, alla privatizzazione e allo smantellamento del welfare». La proposta è quella di una soluzione abitativa per tutti. «Le risorse per grandi e inutili opere come la Tav o il Walterpark di Benko si trovano sempre, ma i prezzi probitivi della provincia di Bolzano sono un vero problema per tutti i cittadini. Non è nostro compito proporre un piano di edilizia sociale e nemmeno auspichiamo l’adesione al sistema Sprar per i richiedenti asilo perchè queste persone non hanno bisogno di essere gestite, ma di solidarietà. Tutti devono avere un tetto». Attacco, infine, a polizia e Seab: «Negli sgomberi sono complici nel privare le persone in difficoltà degli effetti personali. Hanno alzato la tensione attorno a questo corteo». Corteo che in poco tempo ha ultimato il suo percorso. (a.c.)

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