bolzano

In Alto Adige fallisce un matrimonio su tre

875 divorzi e 666 separazioni registrate l'anno scorso nella provincia. L'ASTAT ha analizzato i dati riguardanti i divorzi e le separazioni, constatandone un progressivo aumento.



BOLZANO. I divorzi e le separazioni stanno aumentando progressivamente e in modo evidente anno dopo anno. In particolare, sul piano locale, l'ASTAT, istituto provinciale di statistica, ha analizzato i dati degli ultimi anni ed è emerso che ben un matrimonio su tre, in Alto Adige, non ha successo.
Oltre un terzo delle coppie che hanno deciso di separarsi erano sposate da più di 20 anni e le percentuali diminuiscono parallelamente agli anni di matrimonio. In media le coppie passano insieme 17 anni prima di decidere di separarsi.
Il numero di divorzi è ancora più alto: nel 2016 ne sono stati contati 875 nella provincia. Un fattore interessante è che la maggior parte di essi, quasi il 60%, non vede coinvolti figli minorenni e, in quel caso, dopo un divorzio o una separazione, negli ultimi anni, si tende ad assegnare l'affidamento dei figli ad entrambi i genitori, mentre, fino a 10 anni fa, si prediligeva l'affidamento esclusivo alla madre. Non cambia, però, che sono quasi sempre i padri a dover corrispondere gli alimenti ai propri figli.
La maggior parte dei divorzi e delle separazioni sono consensuali, anche se è in crescita il numero di quelle giudiziali (non consensuali).
Un ulteriore elemento importante emerso dalle indagini è la cittadinanza dei coniugi: una separazione su sei infatti riguarda le coppie miste, ossia quelle in cui uno dei coniugi ha o ha avuto cittadinanza straniera. Le separazioni in cui entrambi i coniugi sono cittadini stranieri invece sono poche.
Un'importante innovazione, introdotta con un decreto legge del 12 settembre 2014, è il passaggio di queste procedure da giudiziarie ad amministrative, provvedimento che punta ad alleggerire i divorzi e le separazioni in termini sia di tempo che di costi, adeguandole agli standard europei.
Diventa evidente accostare il progressivo e sempre maggiore ricorso delle coppie alle procedure di divorzio e separazione agli stili di vita frenetici e alle strutture sociali in continuo cambiamento, come l'indipendenza economica e l'autonomia professionale delle donne.













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