In Alto Adige lavorano 29 mila stranieriCresce la generazione nata in Italia

Indagine della Provincia: il 37% dei lavoratori neo-comunitari è in Alto Adige da prima del 2004, e questa percentuale, per gli extracomunitari, sale sino al 62%. Sono 6.500 i giovani sotto i 15 anni nati in provincia o arrivati prima dei 10 anni di età



BOLZANO. E' dedicato ai circa 29mila lavoratori stranieri presenti in Alto Adige, e alla loro anzianità sul territorio locale, l'ultimo numero di ''Mercato del lavoro news'', pubblicazione periodica dell'Osservatorio provinciale mercato del lavoro.

Il 37% dei lavoratori neo-comunitari è in Alto Adige da prima del 2004, e questa percentuale, per gli extracomunitari, sale sino al 62%. Oltre il 90% dei lavoratori neo-comunitari arrivati lo scorso anno, per la prima volta, nella nostra Provincia, non aveva altre esperienze sul territorio nazionale, mentre l'80% degli extracomunitari che nel 2009 hanno stipulato un contratto di lavoro in Alto Adige proveniva da altre zone d'Italia.

''Il protrarsi nel tempo della presenza di lavoratori stranieri - sottolinea l'assessore al lavoro e all'immigrazione Roberto Bizzo - è strettamente legata alla conoscenza linguistica e all'integrazione sociale. Per quanto riguarda il futuro, non dobbiamo dimenticare che nei prossimi anni faranno il loro ingresso nel mercato del lavoro molti giovani che, pur non avendo la cittadinanza italiana, vivono in Alto Adige sin dall'età scolare o addirittura sono nati qua. Sino ad oggi questo gruppo di seconda generazione ha avuto un impatto limitato, ma la situazione e' destinata a cambiare''.

A tale proposito, il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn ricorda che ''dei circa 29mila stranieri maggiorenni che lavorano in Provincia di Bolzano, meno di 400 sono arrivati in Alto Adige prima dei 15 anni. Attualmente, però, sono ben 6.500 gli stranieri sotto i 15 anni nati in Alto Adige o arrivati qua prima di compiere i 10 anni''. ''Ecco perché - conclude Bizzo - nei prossimi anni dovremo prestare grande attenzione all'istruzione e alla formazione dei giovani immigrati: cio' avra' una influenza decisiva sia sulla loro integrazione, sia sulle potenzialita' che essi rivestono per le imprese locali''.













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