In bici sui passi anche col ghiaccio

L’impresa è del carrozziere di Laghetti Galvagni e di Paolo Slanzi di Laives


di Bruno Tonidandel


EGNA. Luis Galvagni, il carrozziere che pedala e che non si dà mai, o quasi, per vinto, ha colpito ancora. Da anni ormai sceglie la vigilia di Natale e il giorno di San Silvestro per chiudere degnamente l'annata sportiva. E vuole percorrere itinerari inediti, per la stagione, che fanno scoraggiare i ciclisti più comuni. Sì, perché il corridore di Laghetti anche il 24 e il 31 dicembre scorsi ha voluto cimentarsi con due gran fondo in montagna. Proprio così, scalando passi dolomitici, incurante del freddo polare.

Alla vigilia di Natale, in sella alla sua Pinarello e, per la prima volta in compagnia del suo compagno di avventure estive Paolo Slanzi di Laives, quest'ultimo su una mountain bike, ha parcheggiato la vettura a Predazzo e la coppia, con una temperatura di meno 3 gradi, si è avventurata in bici scalando il Passo Rolle. Qui, grazie all'escursione termica, Luis e Paolo si sono goduti il sole e 10 gradi di caldo, si fa per dire. Ritornati in discesa fino al bivio per Passo Valles, non hanno voluto rinunciare a salire questo valico, scendere fin quasi a Falcade e quindi immettersi sui primi durissimi tornanti del San Pellegrino fino in vetta. Quindi discesa su Moena e arrivo a Predazzo. Prima impresa quindi riuscita.

Ma il bello è arrivato l'ultimo giorno dell'anno. Qui l'itinerario ha toccato un lembo della Svizzera. Sul Rolle era caldo? Nel cantone dei Grigioni invece il termometro segnava costantemente meno 7 gradi. Luis Galvagni e Paolo Slanzi, partiti in bici da Spondigna, hanno raggiunto Glorenza, Tubre e Santa Maria. Qui hanno deviato a sinistra, imboccando il Passo Umbrail che conduce sul versante sud del Passo dello Stelvio.

A parte l'impegno della pendenza della strada, molto dura specie nella parte iniziale, i due però hanno subito incontrato un ostacolo diventato poi insormontabile: il ghiaccio sul fondo stradale. Luis e Paolo non si arrendono facilmente, ma a 5 km dalla vetta sono stati costretti a dire basta: la sede stradale era completamente un fiume ghiacciato.

E così, con la delusione nel cuore e le membra che non rispondevano più per il gelo, hanno girato le bici tornando a Santa Maria e quindi a Spondigna. Andrà sicuramente meglio a fine 2017.

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