Bressanone

In fuga da domenica, individuato e arrestato dai carabinieri

Su F.M., 46enne residente a Bressanone, dal 2012 pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione relativo ad un cumulo di pene di 2 anni, 5 mesi e 4 giorni di reclusione da scontare per reati contro il patrimonio.  Localizzato già domenica, era fuggito gettandosi nel fiume Isarco.



Era in fuga da domenica sera, quando era sfuggito alla cattura da parte dei Carabinieri ed è stato arrestato in mattinata a Bressanone. Su F.M., 46enne residente a Bressanone, dal 2012 pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione relativo ad un cumulo di pene di 2 anni, 5 mesi e 4 giorni di reclusione da scontare per reati contro il patrimonio.

Alle 19 di domenica una pattuglia di Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Bressanone, che in borghese stava effettuando dei controlli in via Wolkenstein a Millan, ha notato un uomo aggirarsi a piedi. Uno dei due militari ha notato la somiglianza con le foto segnaletiche di F.M., ricercato dal 2012.

I Carabinieri si sono avvicinati, ma, appena gli hanno chiesto i documenti, l'uomo improvvisamente ha iniziato a fuggire di corsa. I militari hanno dato l’allarme via radio e si sono lanciati all’inseguimento fin quando l’uomo, dopo circa un chilometro, raggiunto l’argine dell'Isarco, si è gettato in acqua tentando di attraversare il fiume.

A quel punto la Centrale operativa, che seguiva in diretta le fasi dell’inseguimento, ha allertato il 118 che ha fatto arrivare sul posto i Vigili del fuoco Volontari di Bressanone, Millan, Sarnes, Albes, San Pietro Mezzomonte e Chiusa per illuminare gli argini e aiutare i Carabinieri a recuperare il fuggitivo.

L'uomo, approfittando dell’oscurità,  si è lasciato trasportare dalla corrente verso valle e, una volta individuato da una pattuglia del Nucleo radiomobile nelle vicinanze della riva, per sottrarsi nuovamente alla cattura ha preferito ritornare nelle acque gelide del fiume. Poco dopo  un testimone che abita nei pressi della zona industriale lo ha notato allontanarsi di corsa. A quel punto sono state interrotte le ricerche sul campo ed è iniziata una serrata attività investigativa da parte dei Carabinieri del Nucleo operativo.

Nella zona è stato prima recuperato uno zainetto, abbandonato dall’uomo durante la fuga, con all’interno due pc portatili, vari arnesi da scasso ed indumenti di colore scuro, poi è stato individuato un locale caldaia di una azienda all’interno del quale l’uomo ha probabilmente trovato ricovero nella notte della fuga.

Infine, dopo due giorni di attività particolarmente intense, nel corso delle quali i Carabinieri hanno tenuto sotto controllo ogni possibile via di fuga, il fuggitivo è stato intercettato da una pattuglia mentre camminava lungo una pista ciclabile in città e, dopo un estremo tentativo di resistenza, è stato arrestato.

 

 













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