In migliaia in strada: l’allegria del carnevale conquista Don Bosco
Entusiasmo per l’annuale sfilata dei carri allegorici di Laives accompagnata da centinaia di bambini in maschera
BOLZANO. Risate e tanta allegria a Don Bosco per l’annuale sfilata dei carri allegorici di Laives. Dopo la partenza in via Alessandria, la manifestazione si è spostata in via Bari per poi percorrere via Sassari, via Montecassino e via Milano. I carri sono poi arrivati in via Torino, e hanno proseguito fino a piazza Matteotti. Ma è tutto il quartiere che ha partecipato alla festa. Tantissimi i bambini (ma anche i genitori) in maschera lungo il percorso. Undici carri, ventitré gruppi, e oltre seicento figuranti. E migliaia di spettatori. Sul primo carro, che ha aperto il corteo, anche il sindaco di Laives Christian Bianchi, travestito da bucaniere. Insieme a lui, i comici Franz e Bepi, nelle vesti di “cerimonieri”, che hanno giustificato la presenza del primo cittadino laivesotto con una battuta: «Visto che da voi il sindaco non c’è, ci siamo portati dietro il nostro...».
Centinaia, come detto, i bolzanini ai bordi delle strade, anche grazie al clima quasi primaverile che ha accompagnato la sfilata per tutto il pomeriggio. Tra le varie associazioni che hanno partecipato va sottolineata la presenza della Consulta degli Immigrati di Bolzano, composta da stranieri provenienti da differenti Paesi: Repubblica Domenicana, Colombia, Ucraina, Romania e anche dal Kurdistan. All’inizio della loro sfilata hanno mostrato un cartello con la scritta: «Per una convivenza pacifica». Tra i carri più belli e più applauditi “Nessie… Mostro di Laives”, proposto dal Coro Monti Pallidi e il carro “Automania”.
In mezzo a coriandoli, schiuma e musica, alzando gli occhi in aria, si potevano osservare le arditissime acrobazie del pilota Emilio Corea, che con il suo aereo ha accompagnato il corteo. Un carnevale per certi versi anche molto “smart” nei costumi. In piazza Matteotti, ad esempio, si aggiravano un paio di IPhone 6 formato gigante, che attraverso veri e propri dispositivi digitali erano in grado di fare foto e selfie a non finire. Un sabato allegro, multientico e ricco di fantasia. (p.s.)
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