Ad Informatica Alto Adige già applicato il contratto per il commercio. I sindacati: contorni oscuri, vogliamo garanzie

In Provincia fine del mito del posto fisso

In arrivo quattro nuove agenzie, centinaia di dipendenti verranno "trasferiti"


Francesca Gonzato


BOLZANO. In Provincia il 2012 sarà l'anno della svolta per il settore personale. Il trasferimento in discussione di 80 dipendenti dalla ripartizione Informatica alla società Informatica Alto Adige Spa è solo l'inizio. Sono in fase di preparazione quattro nuove agenzie. I sindacati: «Troppi punti da chiarire».

Già costituite o in arrivo sono l'Agenzia provinciale per la mobilità, l'Agenzia per l'energia, l'Agenzia unica per gli appalti e l'Agenzia per lo sviluppo sociale ed economico. Non sono state ancora fornite le cifre dei dipendenti provinciali che vi verranno comandati.

Si tratta di enti di diritto pubblico con personalità giuridica in cui il personale conserva il contratto dei dipendenti pubblici. Se questo da un lato rassicura i provinciali, dall'altro lato i sindacati denunciano che «nonostante le nostre ripetute richieste, dall'amministrazione provinciale non ci sono ancora arrivati chiarimenti su quanto personale verrà trasferito e con quali condizioni».

Questa la segnalazione di Michele Buonerba (segretario Cisl) e Giancluca Moggio (presidente del Gs, il sindacato dei dipendenti provinciali, foto). Al momento però il caso più spinoso riguarda la Informatica Alto Adige Spa: nonostante sia una società pubblica al 100% (la Provincia ne detiene la maggioranza), vi viene applicato il contratto del commercio. Pur essendo partita, tra Spa e agenzie, una fase di trasformazione che coinvolgerà centinaia di dipendenti, segnalano i sindacati, «l'amministrazione si muove senza un filo unico. Abbiamo iniziato le trattative sulla Informatica Spa, poi ci si sposta a un altro tavolo per l'agenzia dell'energia. Per la centrale degli appalti, prevista con debutto in aprile, siamo ancora al grado zero».

Sulla «Informatica Alto Adige Spa», segnala Buonerba, l'assessore Roberto Bizzo ha compiuto un passo falso iniziale: «Insieme al presidente di"Informatica Alto Adige" Eros Magnago, Bizzo aveva organizzato una assemblea con il personale della ripartizione Informatica prospettando per 80 dipendenti, su circa 120, il passaggio alla Spa con risoluzione del contratto di lavoro e sottoscrizione di un contratto del settore commercio. Il personale non ne ha voluto sapere. Giustamente dicono"ho fatto un concorso per entrare in Provincia e mi chiedete di licenziarmi?" E' iniziata la trattativa e siamo riusciti a ottenere che il nuovo contratto verrà applicato solo a chi lo desidera e godrà tra l'altro della quattordicesima. Gli altri impiegati potranno trasferirsi con il comando».

I più giovani, informa Bizzo, «sceglieranno il nuovo contratto, perché ritengono che dia loro maggiori opportunità di carriera». Ma Moggio anticipa: «Abbiamo fatto una rilevazione in ripartizione: oltre il 70% dei dipendenti chiederà il comando, il 20% preferisce restare in ripartizione, solo una minoranza sceglierà il nuovo contratto». L'Agenzia per l'energia accoglierà una parte del personale della ripartizione Acque pubbliche ed energia, informa Moggio, «altri dipendenti della ripartizione andrammo invece all'Appa e il 20% resterà in assessorato».

Buonerba lancia l'allarme sull'Agenzia unica per gli appalti: «Si farà carico di tutti gli appalti per lavori, forniture e servizi della Provincia, di tutti i suoi enti strumentali e le comunità comprensoriali. I Comuni vi si dovranno rivolgere per forniture e servizi, mentre sarà facoltativo il ricorso per gli appalti di lavori pubblici. Praticamente un colosso, ma nessuno ha ancora detto quanto personale vi verrà trasferito. Il rischio? La paralisi degli appalti provinciali e comunali».

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