Tragedia del Pordoi

In tremila per l'ultimo saluto"Ciao eroi della montagna"

Folla commossa ai funerali de 4 soccorritori morti sotto la valanga


Ubaldo Cordellini


CANAZEI. Tremila persone per dare l’addio a Luca, Alex, Erwin e Diego. Una folla colorata con le giacche a vento del Soccorso alpino di mezzo nord Italia e i costumi tradizionali della banda della val di Fassa. Politici, sindaci e tanta gente comune. C’erano anche Alberto Tomba, amico di lunga data della famiglia Perathoner, e Manuela Di Centa deputata ed ex campionessa di fondo.
 La chiesa di Canazei sembrava cinta d’assedio da una marea colorata. C’erano tutti i corpi del Soccorso alpino del Trentino, i vigili del fuoco permanenti e volontari, le sezioni dell’Associazione nazionale alpini con il testa il presidente Giuseppe Demattè, i maestri di sci, le guide alpine, i volontari del 118. Tutta la gente che la montagna la vive per aiutare si era data appuntamento per dare l’ultimo saluto ai quattro eroi della val Lasties. Tutti, o quasi, fuori, a seguire la cerimonia da un maxischermo. Non mancava il coro Fassa che, al momento della comunione ha intonato il Signore delle cime.
 Il presidente della Provincia Lorenzo Dellai in piedi ha atteso che si snodasse il lungo serpentone di persone che rendeva omaggio alle quattro salme. Poi è arrivato il responsabile della Protezione civile nazionale Guido Bertolaso accompagnato dal prefetto Francesco Squarcina. Tra i politici c’erano Lia Beltrami, Alberto Pacher, Tiziano Mellarini, Mauro Gilmozzi, Luigi Chiocchetti, Gianni Kessler, Marco Depaoli, Claudio Eccher, Giacomo Santini, Margherita Cogo, Mario Malossini, Pino Morandini, Gigi Olivieri e Laura Froner. Presenti molti sindaci della valle e non solo. Seduta nell’ultima fila laterale c’era anche la deputata eletta in Trentino Manuela Di Centa, con il marito alpinista che è scoppiato più volte in lacrime. Prima della cerimonia è arrivato anche l’ex campione di sci Alberto Tomba legato alla famiglia di Diego Perathoner da antica amicizia. La cerimonia è stata officiata dall’arcivescovo Luigi Bressan e dal parroco di Canazei don Stefano Maffei. Bressan ha aperto il rito invitando a pregare per i quattro ragazzi che «ci hanno lasciati nel compiere un atto d’amore». In prima fila c’erano i parenti dei quattro eroi della val Lasties.
 L’omelia è stata tenuta da don Maffei. Dietro di lui la croce «addobbata» con gli strumenti usati sabato dalle vittime. Il parroco ha avuto un pensiero per le famiglie, per il piccolo Michael di non ancora due anni, figlio di Luca Prinoth, per i figli di Alex Dantone, Igor ed Eleonora. Bertolaso che ha anche portato il saluto del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Poi, ha ribadito il concetto espresso già nei giorni scorsi: «Nessuno di noi potrà mai fermarsi dal portare soccorso a chi ha bisogno. Ma tutti dobbiamo renderci conto dei rischi che corriamo e che facciamo correre a chi ci soccorre». Subito dopo di lui ha parlato Dellai che è di parere diverso: «Due persone erano in pericolo e i soccorsi sono partiti, senza se e senza ma. Come sempre. Si potevano evitare le polemiche di questi giorni e imitare la compostezza delle famiglie».
 Tra i ricordi, quello di uno dei sopravvissuti, Sergio Valentini: «Il figlio di Alex ieri mi ha chiesto:”mio padre prima dell’incidente era contento?” Gli ho risposto che durante il tragitto in auto scherzavamo sui suoi pantaloni colorati di suo papà. Poi ci siamo concentrati. Igor mi ha detto che gli è di grande aiuto pensare a suo papà felice prima di morire». Una lacrima si è impossessata delle lacrime di tutti













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