In un solo anno scovati 230 evasori totali
In regione pizzicati 166 finti poveri: ricevevano sovvenzioni non avendone diritto. Denunciati 144 lavoratori in nero
BOLZANO. Gli evasori totali? In un solo anno sono stati 230. I denunciati per frodi e reati fiscali? 175. Ogni 5 controlli, si è scoperto che non è stato emesso lo scontrino oppure la ricevuta fiscale. Gli imprenditori che hanno “assunto” in nero 144 lavoratori sconosciuti al fisco sono stati non pochi: 88. E i falsi poveri? In 166 hanno beneficiato di sovvenzioni cui non avevano diritto, sottraendo risorse a chi ne aveva veramente bisogno. È il quadro, piuttosto disarmante, dipinto dai finanzieri del Trentino Alto Adige per il 2014.
Frodi fiscali. Considerando sia le frodi fiscali sia l’economia sommersa, nel 2014 in Trentino Alto Adige sono state eseguite 820 verifiche e 1.600 controlli. Sono stati denunciati 175 responsabili di frodi e reati fiscali e sono stati sequestrati beni per un valore di circa 22 milioni di euro. Inoltre, sono state avanzate proposte di sequestro per ulteriori 73 milioni di euro. Si sono individuati due casi di frodi Iva e si sono effettuati 20 interventi nel settore della fiscalità internazionale. In particolare, a finire sotto la lente sono stati i trasferimenti di comodo delle residenze di persone e società, e le stabili organizzazioni non dichiarate in Italia di società estere.
Sconosciuti. Particolare attenzione è stata riservata a individuare e scoprire soggetti economici totalmente sconosciuti al fisco. Gli evasori totali assommano alla bella cifra di 230. I controlli posti in essere per la verifica sul corretto adempimento del rilascio di scontrini e ricevute fiscali, pari a 8.760, hanno fatto registrare irregolarità pari al 22%. In materia di lavoro sommerso sono stati invece individuati 88 datori di lavoro che hanno fatto ricorso a manodopera di 144 lavoratori completamente in nero e di 205 lavoratori irregolari.
Spesa pubblica. In un periodo di perdurante e grave crisi per la finanza pubblica, nell’ottica di garantire che i fondi disponibili siano effettivamente e proficuamente impiegati per finalità di rilancio dell’economia e vadano a beneficio delle situazioni di maggiore disagio socio economico, i finanzieri hanno indirizzato l’attività investigativa verso i responsabili di sprechi e truffe, “aggredendo” i loro patrimoni illecitamente accumulati. Sono state avviate azioni mirate tanto alla repressione dei più gravi episodi di fronde e mala gestione quanto al contrasto di fenomeni come l’irregolare accesso a prestazioni sociali agevolate e all’esenzione dal ticket sanitario. Sette sono state le indagini contro le frodi all’Ue, con la scoperta di indebite percezioni e richieste di fondi pubblici per 380 mila euro, con la denuncia di 36 persone. Sono state 28 le indagini contro le frodi al bilancio statale; in questo caso parliamo di 20 milioni di euro, 233 denunciati e 3 arresti. Nell’accertamento di frodi previdenziali e assistenziali, parliamo invece di oltre 9 milioni di euro di importo indebitamente percepito. Tra tutti i beneficiari delle varie tipologie di sostegno, ricevute senza averne diritto, 218 persone sono state deferite all’autorità giudiziaria, delle quali 3 in stato di arresto.
Falsi poveri e dintorni. Nel solo 2014 sono stati inoltre individuati dai finanzieri ben 166 falsi poveri, che avevano indebitamente beneficiato di prestazioni sociali agevolate per un valore di oltre 240 mila euro. Qualche esempio di furbizia: rette agevolate per asili nido o servizi per l’infanzia, riduzione del costo delle mense scolastiche, buoni libro e borse di studio, servizi socio-sanitari domiciliari e ticket, agevolazioni per trasporti, erogazioni di luce e gas. In più si sono denunciate in tutto 82 persone responsabili di reati contro la pubblica amministrazione, una delle quali è stata arrestata. In tema di appalti pubblici si sono scoperte assegnazioni irregolari per circa 500 mila euro. Si sono infine individuati circa 17 milioni di euro di danni erariali, a seguito di 28 controlli, effettuati d’iniziativa o su delega della Corte dei Conti, con la conseguente verbalizzazione alla magistratura di nove soggetti.
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