In via Resia l’Aspiag sperimenta la cassa fai-da-te

Stanziato un milione di euro, invariati gli organici. Il cliente passa da solo la merce sullo scanner del codice a barre


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Piccola rivoluzione in arrivo per i consumatori bolzanini: Aspiag ha stanziato, infatti, un milione di euro per il 2013 per acquistare 200 casse automatiche veloci per tutto il Nord Est e nei giorni scorsi sono state installate le prime all'Eurospar di via Resia, tra lo stupore e la curiosità della clientela, in particolare quella più avanti con gli anni.

Nei prossimi giorni dovrebbe essere la volta del punto vendita di via Museo a cui ne seguiranno altri - selezionati dall'azienda - nei prossimi mesi. L'amministratore delegato di Aspiag Paul Klotz sottolinea che non ci saranno ripercussioni di alcun tipo sul personale. «Si tratta semplicemente di un'offerta aggiuntiva per la nostra clientela, soprattutto per coloro che hanno fretta e non intendono fermarsi alle casse tradizionali».

È bene chiarire subito che non si potrà barare cercando di non passare il codice a barre di qualche articolo e risparmiare così qualche euro. «Nei punti vendita in cui ci sono le casse automatiche “fai da te” una nostra cassiera gira per fornire assistenza ai clienti ma anche per controllare che i prodotti vengano passati nel modo corretto». Ci saranno, pertanto, dei controlli a campione.

Ovviamente dove saranno installate le casse automatiche ne sarà tolta qualcuna di tradizionale. Klotz è convinto che avrà un ritorno positivo anche in termini di affari, vista l'esperienza positiva registrata nel recente passato a Padova. «In linea generale di questo tipo di casse si servono coloro che hanno fino a venti articoli e vogliono evitare, se possibile, di aspettare il loro turno alle casse tradizionali. A servirsene, e molto anchem sono anche le mamme con bambini piccoli che si divertono ad interagire passando i prodotti. A loro sembra di giocare e per questo non piangono».

Ma vediamo come funzionano esattamente queste nuove casse automatiche “fai da te”.

«Il cliente che ha una spesa di circa 15-20 articoli - spiega un addetto del gruppo Aspiag - arriva alla cassa fai da te e passa da solo i vari prodotti acquistati allo scanner che legge i vari codici (i cosiddetti “barcode”). Poi sceglie la modalità di pagamento (contanti, bancomat, carta di credito, gift card o altro ndr) e se ne va con la spesa. La cassa fai da te ha tutte le funzioni di una cassa automatica, ricariche telefoniche comprese». Se il feedback della clientela dovesse essere positivo come nelle filiali Aspiag del Veneto il numero destinato all'Alto Adige sarà via via aumentato. Resta il fatto che, almeno per ora, gli anziani vedono queste casse come un “oggetto misterioso”.

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