Inchiesta cartelli Alpenverein, in archivio anche l’ultimo troncone

La Guardia di Finanza ha verificato minuziosamente il rapporto economico intercorso con la ditta «Tuga srl» di Lana. Tutto è risultato regolare. Di qui la richiesta di archiviazione da parte del procuratore capo Guido Rispoli



Il procuratore Guido Rispoli ha concluso l’inchiesta sui cartelli monolingui dell’Alpenverein ed ha chiesto il non luogo a procedere anche per l’ultimo troncone dell’indagine. Si tratta, per la precisione, del troncone più tecnico riguardante l’utilizzo dei contributi pubblici ottenuti dall’Alpenverein per procedere alla digitalizzazione dei sentieri di montagna, operazione che portò ad una prima «tedeschizzazione» forzata di tutte le denominazioni e microtoponimi riportati nella sola versione in lingua tedesca.

L’ultimo filone dell’indagine ha riguardato i rapporti commerciali (e dunque anche economici) tra l’Alpenverein (finanziato per questa operazione dalla Provincia) e la ditta «Tuga srl», ditta specializzata in produzioni informatiche con sede a Lana. Sulla base di alcune indicazioni fornite agli inquirenti su presunte irregolarità contabili, la Guardia di Finanza ha effettuato minuziosi controlli dai quali però non è emersa alcuna anomalia per operazioni sospette.

Tutti gli incartamenti analizzati sono risultati regolari e legittimi. Di qui la richiesta di archiviazione dell’inchiesta (anche per l’ultimo troncone) avanzata dal procuratore. Ora l’ultima parola spetta al giudice delle indagini preliminari.













Altre notizie

Attualità