Infanzia, Bressanone è virtuosa

Tra i Comuni più grandi ha le tariffe più basse per gli asili. Bressanone si conferma una realtà virtuosa per quanto riguarda le tariffe delle strutture destinate all'infanzia



BRESSANONE. Bressanone si conferma una realtà virtuosa per quanto riguarda le tariffe delle strutture destinate all'infanzia. Lo dicono i dati dell'Astat, il servizio di statistica della Provincia, mettendo a confronto le realtà amministrative altoatesine di grandi dimensioni. La città vescovile risulta al primo posto - nel confronto con i comuni di Bolzano, Laives e Merano - per quanto riguarda la scuola materna, con una tariffa mensile di 67 euro, 4 in meno rispetto al capoluogo, 7 in meno di Laives.

Sul fronte delle microstrutture, invece, Bressanone risulta addirittura al primo posto in provincia tra i 26 comuni altoatesini che dispongono di questo tipo di servizio. Ha, infatti, la tariffa oraria più bassa: appena 1,88 euro all'ora, contro una media provinciale di 3,50 euro. Bressanone, inoltre, è l'unica realtà comunale a mantenersi sotto il limite dei 400 euro mensili, con una quota che rimane ben al di sotto: «solo» 300 euro. 

Per quanto riguarda, infine, gli asili nido comunali (che hanno solamente le quattro amministrazioni in esame, tutti gli altri comuni hanno strutture di carattere privatistico), Bressanone risulta nella media, con 300 euro mensili. 

Claudio Del Piero, assessore comunale alle finanze, è particolarmente soddisfatto di questo quadro. Anche in un'ottica più generale: «Si continua a parlare di addizionale Irpef, senza tenere in considerazione altri parametri come quello dei servizi alla famiglia, che ci collocano ai vertici dei comuni virtuosi - commenta Del Piero - non dimentichiamo poi la particolare situazione di Bressanone, che ha numerose frazioni: non a caso sul territorio comunale ci sono tredici scuole materne e trenta sezioni».  Nonostante questo, tra i comuni maggiori, la città vescovile mantiene la tariffa più bassa. 

«Questa è anche e soprattutto una scelta di carattere politico - spiega Del Piero - ogni bambino alla scuola materna, infatti, genera nei conti dell'amministrazione un disavanzo di 700 euro all'anno». L'assessore alle finanze ci tiene a sottolineare che Bressanone è ai vertici anche per la refezione scolastica: «Anche in questo settore abbiamo le migliori tariffe, che dovrebbero rimanere invariate per il prossimo anno. In questo caso pesa sul risultato anche il tipo di organizzazione che ci siamo dati: due mense per tutte le scuole, una a nord ed una a sud della città».  A breve la giunta dovrà discutere proprio delle tariffe per la scuola materna: «Se ci sarà un aumento - conclude l'assessore comunale competente per materia Claudio Del Piero - sarà davvero minimo, sull'ordine di un euro». Bressanone continuerà, pertanto, ad essere una delle città più a «misura di bambino». (g.f.p.)

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