Influenza, l’Asl è rimasta senza vaccini 

Campagna sospesa dal 21 novembre. Ordinate altre tremila dosi ma non arriveranno prima di lunedì prossimo


di Davide Pasquali


BOLZANO. Desiderate sottoporvi alla vaccinazione antinfluenzale? Per almeno una settimana lasciate perdere: il vaccino è esaurito.

Telefoni in via Amba Alagi 33, ma la segreteria telefonica ti chiede di chiamare il Centro unico di prenotazione dell’Azienda sanitaria, che sta a Bressanone. Telefoni lì e, dopo l’ennesima infinita scelta fra varie opzioni recitate automaticamente in due lingue, l’operatrice in carne ed ossa risponde: “Non occorre prenotare, basta recarsi oggi in via Amba Alagi dalle... alle...» Ci vai - è il 27 novembre - e ti trovi davanti ad un cartello che non ti aspetteresti: «Attenzione: vaccino antinfluenzale esaurito». Per questo motivo, «dal giorno mercoledì 21 novembre la vaccinazione antinfluenzale viene sospesa». Fino a quando? Non c’è scritto. Allora chiedi lumi. Gentilissima, la sportellista spiega: «Ci sarà da aspettare almeno fino alla fine della settimana, meglio se telefona la prossima per vedere se il vaccino è arrivato o meno». Quest’anno - oltre a persone con patologie croniche e over 65, per le quali il trattamento è gratuito come pure per i donatori e per chi lavora in categorie a rischio tipo insegnanti o prestatori di pubblici servizi - pare che ci sia stata la corsa a vaccinarsi anche da parte di sani e giovani.

Conferma l’esaurimento scorte la direttrice reggente del servizio igiene e sanità pubblica del comprensorio di Bolzano, Anna Maria Bassot. «L’anno scorso, al termine della campagna vaccinale, eravamo stati costretti a buttare via molte dosi. In conseguenza di ciò abbiamo deciso di ordinarne una quantità non superiore. Abbiamo comunque aumentato di tremila unità, ma quest’anno ci sono state molte richieste». In totale per il comprensorio di Bolzano - che oltre alla città copre da Laives a Salorno, da Cardano alle valli d’Ega e Gardena, più Sarentino, San Genesio e giù fino a Terlano - l’Azienda sanitaria ne ha ordinate 23 mila. Troppo poche.

Il problema, prosegue Bassot, non riguarda solo il comprensorio di Bolzano. «Anche il Trentino è rimasto senza. La settimana scorsa eravamo fermi tutti e quattro: noi, Merano, Bressanone, Brunico. In questi giorni, negli altri comprensori qualche vaccino è arrivato, ma lì i numeri sono più piccoli. Ce ne facciamo poco, a Bolzano, di 500 dosi». Proprio ieri mattina si è sollecitata la ditta farmaceutica: «Abbiamo ordinato altre 3000 dosi, ma verosimilmente non arriveranno prima di lunedì 3 dicembre». Unica chance per risolvere prima: «Acquistare la dose in farmacia e recarsi dal medico di base a farsela iniettare».

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