Inizia la scuola, ma è già aria di vacanza 

Un anno record: a fine ottobre il ponte di Ognissanti con 9 giorni di ferie, poi 16 giorni a Natale, 9 a Carnevale e 11 a Pasqua


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Studenti, docenti e genitori hanno buttato l’occhio al calendario: a fine ottobre inizia il ponte di Ognissanti con 9 giorni di vacanza, a Natale ce ne sono altri 16, a Carnevale 9, a Pasqua 11. Meno bene va con i “ponti” visto che due festività quest'anno cadono di sabato e perciò niente sconti per l'8 dicembre e il 2 giugno. E se c’è chi sorride, intravvede e pregusta un lungo “otium”, c’è anche chi lavora, si preoccupa e pensa a come organizzarsi al meglio per occupare i figli. Perchè non tutti i genitori hanno così tante ferie a disposizione e nonni che tengono i nipoti o, in alternativa, soldi per pagare la babysitter.

Sandro Repetto - assessore alle politiche sociali - dice che esiste un nutrito ventaglio di offerte - alcune molto ben sovvenzionate dal Comune - tra cooperative, associazioni, istituzioni sportive ecc. - e che i genitori ci si devono destreggiare per tempo per iscrivere i ragazzi. Perchè i posti e le disponibilità non sono infiniti. Sempre molto attivo - ed in grado di dare risposte concrete - l'Ufficio scuola e tempo libero del Comune (vicolo Gumer 7, 4° piano, stanza 416, tel.0471 997 331) che raccoglie ogni anno le proposte elaborate da associazioni ed istituzioni, destinate a bambini e ragazzi dai 3 ai 16 anni. Anche in questo caso sarebbe meglio informarsi per tempo. A margine ricordiamo anche che è già disponibile il libretto sui corsi doposcuola (http://www.comune.bolzano.it/UploadDocs/22408_doposcuola_2018_19.pdf)

E adesso andiamolo a vedere questo calendario. La scuola è appena iniziata, ma per molti lo sguardo è già rivolto alle ferie di Ognissanti che inizieranno tra poco più di 7 settimane e dureranno 9 giorni da sabato 27 ottobre per terminare domenica 4 novembre. A distanza di anni molti genitori non hanno ancora digerito la cosiddetta «Settimana Sharm», un “regalo” agli albergatori dell’ex assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur. Nel 2015 giorni era stata lanciata anche una petizione online, indirizzata alla giunta provinciale, tra i firmatari dipendenti pubblici e liberi professionisti accomunati dal desiderio di modificare quanto prima il calendario scolastico. «Questa interruzione - si leggeva nella petizione - a poche settimane dall'inizio della scuola arreca notevoli disagi a quei genitori che, dovendo lavorare, non hanno la possibilità di accudire i propri figli e si vedono costretti a demandare questo compito ad altri. Per molti tutto questo è oneroso in termini organizzativi ed economici. Molti insegnanti hanno constatato come l'interruzione dell'attività scolastica da poco iniziata, sia controproducente per l'ambientamento degli alunni». Sono davvero poche le famiglie - concludeva la petizione - che possono «volare verso mete esotiche». Ma la protesta è rimasta lì, lettera morta. Dopo la pausa di fine ottobre importante lo stacco di Natale con 16 giorni, da sabato 22 dicembre a domenica 6 gennaio. A seguire altro stop per Carnevale - con 9 giorni dal 2 al 10 marzo - e poi undici giorni per le vacanze di Pasqua (quest’anno alta) che inizieranno giovedì 18 aprile per terminare solo domenica 28 aprile. E dopo appena due giorni tra i banchi un'altra breve pausa, col primo maggio che cade di mercoledì. Due festività cadono invece di sabato e perciò niente ponte, l'8 dicembre e il 2 giugno. Tra ieri ed oggi - intanto - 92.302, quasi 900 in più rispetto all'anno scorso, gli studenti altoatesini tornati sui banchi di scuola. Di questi, 22.474 frequenteranno le scuole italiane, 66.575 quelle tedesche e 3.253 le ladine. E per le scuole di tutti e tre i gruppi linguistici, le cifre degli iscritti fanno registrare una crescita rispetto all'anno precedente.













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