«Insieme» perde pezzi Altri quattro passano alla lista Pd

Tra di loro anche il nipote di Dario Stablum, Ferdinando «Ora che lui non si ricandida mi sento libero di andare»


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Il programma ed i candidati del Pd non sono ancora noti, il candidato sindaco sarà presentato ufficialmente solo lunedì mattina, ma intanto i primi quattro candidati che alle prossime elezioni di maggio scenderanno in campo nelle fila del Partito Democratico hanno deciso di presentarsi in anticipo e il motivo è chiaro: fino a cinque anni fa tutti e quattro facevano parte di Insieme per Bressanone, due di loro ne erano coordinatori, e uno era ed è nipote del leader Dario Stablum. Parliamo appunto di Ferdinando Stablum, Maurizio Staglianò, Stefano Andreatta e Federico Dalia che, dopo una lunga pausa dall'attività politica, hanno scelto di tornare in campo con il Pd.

Non è stato facile per Ferdinando Stablum passare al Pd. Il rispetto per lo zio e per la lista da lui creata, lo hanno spinto ad attendere, ma ora che Dario Stablum non si ricandida ha ritenuto che i tempi fossero giusti per scegliere il Pd. «Non è stato facile, il rispetto per mio zio era ed è tanto, e quindi ho rimandato una scelta che avrei potuto fare anche cinque anni fa – spiega Ferdinando Stablum – Ora, però, i tempi sono maturi, mio zio ha deciso di non ricandidarsi e quindi in quattro ci candideremo con il Pd».

Ma perchè scendere in campo? «Perché siamo persone che attraverso la propria esperienza hanno da sempre voluto nella nostra città una forza politica forte, coesa e rappresentativa che potesse essere il vero riferimento per l’elettorato – continua Stablum – Questa è l’occasione giusta, finalmente è possibile realizzare quello che noi, e come noi la maggior parte dei nostri concittadini, abbiamo sempre sperato di ottenere. Crediamo che con questa occasione elettorale possiamo avvicinare tutte le persone, anche di formazioni politiche fino ad ora diverse, ma che sulle esigenze concrete vogliono impegnarsi per migliorare la vita della nostra comunità cittadina. È già da diversi anni che portiamo avanti, al di fuori ormai da ogni schieramento politico e in maniera indipendente, questa idea di una condivisa partecipazione alla politica ma aggregata in un unico partito di concreta rappresentanza». E perché il Pd? «Perché per noi il Pd è un partito che anni si impegna per una comunità plurietnica e collabora all’interno dell’amministrazione comunale – conclude Ferdinando Stablum - Crediamo che con questa occasione elettorale potremo riuscire ad affiancare alle nuove forze della Svp delle persone che con la loro qualità potranno stabilire un rapporto di collaborazione serena ed equilibrata. Nel Pd porteremo la nostra esperienza: tutti noi abbiamo da sempre cercato di avvicinare le persone con l’intento di riunirci, attraverso un confronto sereno ed equilibrato per trovare gli interessi che ci uniscono e non cercando quelli che ci dividono, volendo sempre ascoltare gli altri, cosa che la politica spesso non ha saputo fare».













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità