Internet senza fili arriva in cinque piazze di Bressanone

Dopo un anno e mezzo di prova attivato il servizio di collegamento libero. Servito per il momento il centro storico, poi si punterà ad un allargamento


di Robert Tosin


BRESSANONE. C’è voluto un anno e mezzo di sperimentazione, ma ora si è passati alla fase concreta: in centro ci sono cinque antenne per il wi fi cittadino operative e funzionanti. È stato un accordo tra Comune e Asm che ha permesso di attivare un servizio molto atteso, soprattutto come servizio ai turisti e agli ospiti. Primo aspetto interessante è quello dell’accessibilità: non servono complicate registrazioni in uffici, o compilazione di formulari infiniti. Basta richiedere una password che il sistema di gestione invia direttamente sul display del telefonino. E da lì si può cominciare subito a navigare.

Per il risultato esultano i giovani della Svp, a cominciare dal consigliere comunale Ingo Dejaco che ha espresso la sua soddisfazione per il traguardo raggiunto e ringrazia l’assessore Peter Brunner che ha seguito tutto l’iter mettendo a disposizione della città un supporto che potrà rivelarsi importante. In effetti, al di là del collegamento in sé, il vantaggio di avere un accesso alla rete ricade poi sui servizi che la città vorrà offrire ai turisti. Le applicazioni si sprecano e possono andare dalla comunicazione degli eventi e degli appuntamenti, alle informazioni meteo, ma anche alle proposte commerciali fino alla gestione dei parcheggi. Insomma, una volta che c’è il supporto tecnico, l’unico limite è quello della fantasia.

I punti dotati del collegamento wi fi per il momento sono cinque: un’antenna è al Forum, area fondamnetale dove si tengono incontri, dibattiti, convegni; una è in piazza Santo Spirito, un’altra nella centralissima piazza Maria Hüber; una ovviamente in piazza Duomo, fulcro delle manifestazioni cittadine e infine un’altra a ridosso dei giardini Rapp, zona molto frequentata da giovani e studenti.

Se il consigliere Dejaco, rappresentante dei giovani Svp in consiglio, è molto soddisfatto di questo primo passo, crede comunque che sia anche necessario guardare oltre e non fermarsi qui. «Intanto c’è soddisfazione per questo risultato che andrà monitorato e testato ulteriormente. Poi si potrebbe pensare ad un ampliamento dell’area servita. Penso ad esempio ad un punto d’accesso al giardino vescovile quando sarà riaperto al pubblico, un altro nella zona dell’Acquarena, molto frequentata. C’è poi la zona universitaria e nei pressi dell’Associazione turistica. E poi non va scordata l’area della stazione. I punti più freqeuntati dovrebbero essere tutti coperti».

Per il momento dal giro restano fuori le frazioni, proprio perché il servizio è pensato per i luoghi maggiormente frequentati soprattutto dai turisti. Ma non è detto che un pensiero si possa fare, almeno per quanto riguarda Millan.

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