Interventi d’emergenza che salvano un bambino

Molti genitori hanno seguito l’iniziativa di informazione sulle urgenze pediatriche «In caso di pericolo di soffocamento è decisivo agire subito e in modo corretto»


di Ezio Danieli


MERANO. Quattro ore per imparare come comportarsi in caso di soffocamento, in particolare quando a essere in pericolo è un bambino. Ieri dalle 10 alle 14 nell’atrio all’entrata dell’ospedale Tappeiner il dirigente tecnico infermieristico Frank Blumtritt e alcuni collaboratori hanno spiegato a molti intervenuti come agire. L’idea della giornata è partita dalla Società Italiana di medici di emergenza urgenza pediatrica. Blumtritt, dirigente tecnico-assistenziale coordinatore del Comprensorio sanitario di Merano e da anni istruttore qualificato in rianimazione di base, è soddisfatto del buon riscontro tra la popolazione: “Questi addestramenti per profani, nei quali mostriamo come vengono liberate le vie aeree dei bambini in caso di soffocamento sono sempre molto frequentati. Segno che la gente vuole trovarsi preparata di fronte a un'emergenza. Semplici manovre, se eseguite correttamente, possono talvolta salvare la vita”.

La metà di tutte le emergenze accadono in ambiente domestico: “Vogliamo perciò sensibilizzare la popolazione perché si è accertato che se qualcuno interviene subito con le giuste manovre tante vite possono essere salvate”, sottolinea Blumtritt, che ieri ha mostrato come rimuovere corpi estranei dalle vie aeree di bambini, tenendole libere fino all'arrivo del medico d'urgenza. A richiesta è stato distribuito anche del materiale informativo.

L’addestramento è stato seguito con grande interesse da numerosi genitori, sia mamme che papà, ma anche da nonni e persone che seguono bambini in tenera età. Nel corso dell'appuntamento sono state illustrate e ripetute semplici manovre che dovrebbero essere praticate immediatamente all’insorgenza del problema. Sono stati fatti esempi concreti con l'uso di bambolotti su cui prima il medico e poi le persone presenti alla dimostrazione hanno messo in pratica ciò che avevano appena spiegato e imparato seguendo con estrema attenzione i consigli offerti. E molti hanno richiesto il materiale illustrativo a disposizione.

In Italia, la morte prematura di un bambino su quattro avviene in occasione di incidenti, spesso a casa: è una realtà tragica che potrebbe essere in parte cambiata, se familiari o persone comunque presenti fossero in grado di intervenire in modo appropriato e tempestivo.

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