Inverno anomalo, zero neve a dicembre

L’esperto: «Precipitazioni assenti da 55 giorni. Se ne parla a gennaio». Polveri sottili, sforamenti a Laces e Bolzano


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Chi ama sciare e spera di poterlo fare con le cime imbiancate, in un panorama suggestivo, dovrà aspettare fino al 2016. A stroncare sul nascere le ultime speranze degli appassionati è stato ieri l’esperto dell’ufficio meteo provinciale Dieter Peterlin, che ha studiato gli ultimi modelli matematici. «Fino al primo gennaio compreso non nevicherà nemmeno in quota. Anche a Solda, per capirci, il panorama sarà più autunnale che invernale. Di sicuro possiamo parlare di un periodo assolutamente anomalo, visto che non ci sono precipitazioni da 55 giorni».

Ma non si tratta di un record: «Nella stagione invernale 2002-2003 non ci sono state pioggia e neve per oltre cento giorni. La stranezza, quest’anno, è che anche a novembre le precipitazioni siano state quasi nulle. Non accade quasi mai. La qualità dell’aria non può essere considerata ottimale, anche perché non c’è vento».

Luca Verdi, direttore del laboratorio di chimica fisica della Provincia, conferma che nell’ultimo periodo ci sono stati diversi sforamenti, soprattutto per quanto attiene le polveri sottili: «A Laces, in val Venosta, ne abbiamo registrati una decina con picchi di 80 microgrammi per metro cubo, ma anche a Bolzano e Laives ce ne sono stati tre, con picchi di 60 microgrammi. È dal 2006 che non accadeva, ma le medie annuali sono ancora sotto i limiti previsti. Stiamo molto meglio rispetto alla pianura Padana, ad esempio, dove nei giorni scorsi sono stati toccati picchi di 200 microgrammi per metro cubo (per il cosiddetto effetto catino ndr). Nelle zone alpine e prealpine il quadro cambia di molto. In prospettiva potrebbe essere utile far scendere i limiti a 20 microgrammi per metro cubo, come chiede l’Organizzazione mondiale della sanità».

Sandro Lazzari, presidente di Dolomiti Superski, non ha perso peraltro l’ottimismo. «Le previsioni? Non le guardo. Ma si scia benissimo. Sono aperti 350 impianti di risalita e 701 chilometri di piste perfettamente innevate da 4.700 cannoni». È percorribile anche il gettonatissimo giro del Sellaronda. «Rispetto allo scorso anno, quando abbiamo “perso” il weekend di Sant’Ambrogio, i passaggi sulle piste sono aumentati del 25%. Le prenotazioni per Natale sono buone e le disdette pochissime. Certo, se il panorama fosse più bianco sarei ancora più felice».

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