«Io facevo lo spacciatore per pagarmi il dentista»

Protagonista un 45enne incensurato trovato in possesso di due chili di droga. Al giudice ha detto: «Non faccio il nome del fornitore»



BOLZANO. È stato arrestato l’altro giorno con poco più di due chili di droga. L’aveva in casa dove, da quando aveva perso il lavoro a seguito della crisi, aveva messo in piedi la base operativa dello spaccio di droga, pensando di essere un insospettabile. L’uomo (45 anni ed un passato immacolato da onesto lavoratore) si trova attualmente in carcere in via Dante.

E’ comparso davanti al giudice Andrea Pappalardo che ha convalidato l’arresto ed ha anche confermato la custodia cautelare in carcere per pericolo di reiterazione del reato. Non sarà facile ottenere la concessione degli arresti domiciliari dato che l’uomo avrebbe a disposizione solo l’appartamento condiviso con la sua compagna (all’oscuro di tutto) nel quale teneva nascosta la droga.

Quella casa era diventata un punto di riferimento costante per chi cercava di fare rifornimento di sostanze stupefacenti. In effetti è stato proprio il via vai di persone conosciute come consumatori di droga ad indirizzare i carabinieri a colpo sicuro.

In effetti uno degli acquirenti fu fermato subito dopo essere uscito dall’abitazione dell’imputato. Trovato in possesso di alcune dosi di hashish , il giovane indicò quasi subito dove le aveva acquistate. A quel punto i carabinieri fecero irruzione nell’appartamento dell’imputato. L’uomo, che si riteneva non sospettabile, ha ben presto consegnato agli inquirenti tutta la droga che aveva in casa e cioè 2 chili e 2 etti di hashish. Si tratta di un quantitativo piuttosto elevato che rischia di costare caro sotto il profilo della quantificazione della pena.

L’indagato (assistito dall’avvocato Rudi Leoni) ieri mattina ha raccontato al giudice la sua verità e ha voluto spiegare come , dopo vent’anni di lavoro, si possa finire per diventare spacciatore di droga. Secondo il racconto dell’indagato sarebbe stata la crisi a spingerlo a compiere quello che potrebbe risultare il grande errore della sua vita. L’uomo ha raccontato di aver perso il lavoro in quanto l’azienda per la quale lavorava sarebbe stata costretta a chiudere.

Qualche risparmio per tirare avanti lo aveva (assieme alla sua convivente) ma un improvviso guai ai denti avrebbe fatto precipitare la situazione. Dopo un certo periodo con forti dolori, il responso del dentista (con un preventivo di spesa per circa 5 mila euro) lo avrebbe convinto a tentare il tutto per tutto. Dato che faceva consumo di hashish sapeva a chi rivolgersi. Ottenne così in “conto credito” oltre 2 chili di droga. Rivendendola pensava di ricavare circa 6 mila euro di guadagno netto. Al giudice, però, non ha voluto fornire indicazioni sul fornitore. «Temo ritorsioni» ha detto.(ma.be.)

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