Ipes, ascensore guasto Anziani bloccati in casa

Quattro giorni per valutare il problema, altri dieci per ordinare il ricambio La ditta che fornisce l’impianto non è la stessa che effettua la manutenzione


di Alessandro Bandinelli


BOLZANO. È da domenica 27 settembre che al condominio in Via Resia 50 G, di proprietà dell’IPES, un ascensore è fermo per un banale problema tecnico, causando non pochi disagi agli inquilini, in special modo quelli anziani e disabili che vivono ai piani alti, che di fatto sono sequestrati in casa da due settimane:«Abbiamo attivato una sorta di rete di solidarietà informale - dice la signora Rossana Tiredi che vive all'ultimo piano è che di solidarietà se ne intende lavorando come operatore sociale – cerchiamo di assistere le persone che non riescono a portare su la spesa o a scendere pian piano le scale. Ad esempio c'è un signore al primo piano che per camminare ha bisogno del deambulatore e ogni giorno si deve recare in ospedale per seguire le terapie. Chiaramente con l'ascensore fermo è costretto a scendere per le scale con tutti i problemi che questo comporta». La signora Zawara, dirimpettaia del signore in questione, racconta: «Ogni mattina mi suona, io porto giù il deambulatore e poi torno su ad aiutarlo a scendere le scale, un gradino alla volta». Altro caso è quello della signora Caterina Gardenato di anni 88, madre del consigliere comunale Della Ratta che ieri, esasperato dal rimpallo di responsabilità sulla questione, ha deciso di far sapere quello che stava succedendo. «Mia madre - dice Dalla Ratta, è bloccata su una carrozzina in casa, non può rischiare di scendere perché ha una schiena fragilissima e per lo sforzo rischierebbe di restare immobilizzata dei mesi. È già la seconda visita che ha dovuto disdire e che le è stata riprogrammata gennaio». Ma perché questo ritardo sui lavori? «Sono passati altri quattro giorni dal guasto solo per capire qual’era il problema, ne sono passati altri dieci per ordinare il pezzo. Questo succede – prosegue Dalla Ratta - perché la legge europea in materia di concorrenza dà la possibilità all'IPES, se le conviene, di appaltare la manutenzione a una ditta diversa dalla ditta fornitrice, è evidente che poi se si rompe un pezzo, si scarica il barile a vicenda con lungaggini burocratiche facilmente immaginabili». La caposcala, la signora Maccani è incinta e termina oggi nove mesi di gestazione: «Certo, fare su e giù con il pancione non è semplice, e poi abbiamo altri tre bambini e con la spesa diventa impegnativo. Quasi tutti oramai lasciamo il grosso in cantina e portiamo su solo il necessario». Stessi ritardi per il cancello del garage che per la gran parte dell'anno è guasto e rimane aperto lasciando entrare chiunque: «Paghiamo puntualmente le riparazioni, ma è sempre rotto, e già si sono verificati furti e presenze estranee».

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