Istituti tecnici, gli studenti temono la prova di estimo 

Le tracce della prova di italiano sono piaciute quasi a tutti Oggi il test più ostico: ultime ore dedicate al ripasso



BOLZANO. Il sole è accecante e il caldo africano quando Sara Romani scende le scale interne e si presenta sulla soglia dell’Istituto Tecnico Economico Cesare Battisti . È lei, studentessa della 5ª E, la prima a finire la prova. La stanchezza è tanta.

«Ho scelto di analizzare il testo di Giorgio Bassani tratto dal romanzo “Il giardino dei Finzi-Contini” sull’antisemitismo». Un racconto ispirato alla storia vera di Silvio Magrini, presidente della comunità ebraica di Ferrara dal 1930, e della sua famiglia: la moglie Albertina, l'anziana suocera, il figlio Uberto. Una storia che arriva al suo tragico epilogo nel 1944 quando, dopo l'8 settembre e l'arrivo dei nazisti in Italia, la famiglia venne traghettata e uccisa ad Auschwitz. «La prova – prosegue Sara – si è rivelata più semplice delle simulazioni fatte nelle scorse settimane, dove c’erano solo domande sul testo. Ora mi riposo un po’ e mi metto a studiare per la terza prova, quella di economia, diritto e francese. Domani (oggi per chi legge, ndr), infatti, c’è quella di inglese e sono tranquilla».

Gabriel Bonafé, della classe 5ª B è il secondo degli studenti a uscire. «Ho scelto di sviluppare il tema sulla creatività. Non mi è parso difficile e credo non sia andato male. Cosa faccio ora? Una breve pausa, mangio qualcosa e poi mi preparo per domani: c’è la prova di economia». Passano pochi minuti ed esce anche Giorgia Roman della 5ª E. «Ho scelto di approfondire il testo su discriminazione ed emarginazione. L’ho trovato interessante, il brano mi piaceva, era semplice, ma profondo. E soprattutto, chiedeva anche di dare un’opinione su questi due temi di grande attualità».

A poche decine di metri, iniziano a uscire anche i ragazzi dell’Iiss Galileo Galilei.

Daniele Casarin della 5ª A è sorridente e ha l’aria soddisfatta. «Ho scelto di affrontare il Dibattito bioetico sulla clonazione corredato dalla definizione di “bioetica”. Sì, sono soddisfatto, anche perché noi di una scuola a indirizzo tecnico puntiamo sempre su scienza e tecnologia. Ho cercato di parlare dei pro e dei contro della clonazione, parlando anche di eventuali utilizzi della clonazione per la ricerca sul cancro. Ritengo fosse una prova fattibile e diversa da simulazioni. Attuale e utile. Ora mi aspetta la prova di meccanica perché sono uno studente di meccatronica». Il tema della clonazione ha “conquistato” anche Gianluca Martinelli della 5ª C che ha scelto questo tipo di argomento anche «perché nel nostro percorso di studi c’è microbiologia. Che dire? La prova era fattibile e sono soddisfatto di quanto fatto. Ora mi riposo un po’ e poi riprendo in mano i libri: domani chimica organica». Anche Tiziano Galise della 5ª G ha optato per il tema sulla clonazione, per esclusione. «Mi è sembrato che gli altri temi fossero più difficili...quello sulla creatività aveva testi complicati. E anche quello artistico e letterario era supportato da citazioni. Non era un linguaggio nostro, insomma, e ho scelto altro. Per noi, la seconda prova è quella di tecnologia e progettazione di sistemi elettronici. Domani si torna qui».

Prima giornata di fatiche conclusa anche all’Istituto Tecnico Costruzioni, Ambiente e Territorio "Andrea e Pietro Delai", sempre in via Cadorna.

Simone Sannicolò della classe 5ª A ha scelto il saggio breve dell’ambito socioeconomico imperniato sulla creatività. «Mi interesso di moda – spiega – e per questo ho trovato interessante affrontare un tema che nella moda è fondamentale, come la creatività, appunto». Ma il pensiero è di Simone è già allo scoglio successivo: Estimo. «Vado a casa e studio fino a domani» rivela, sorridendo.

Anche Sara Francesca Multari della classe 5ª A pensa già alla seconda prova, quella che la preoccupa di più, quella di estimo. «Oggi è andata bene, però – commenta – ho scelto anch’io il saggio sulla clonazione. Una prova non troppo complicata a patto di avere una preparazione di base su un tema tanto complesso». Nessun dubbio per Asmaa Ktami della 5ª A, partita fin dal mattino di affrontare il tema a indirizzo storico. «Ho approfondito la traccia su “masse e propaganda” – spiega – e ho analizzato questo fenomeno negli ultimi 200 anni». Stessa scelta per Simone Rosace della 5ª A. «Era fattibile. Certo più appassionante rispetto agli altri mentre quello sulla clonazione era difficile. Ora c’è la prova più tosta: estimo. In queste ore ripasserò formule ed esercizi».















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