BOLZANO. Diceva Fantozzi: tv, birra, frittatona di cipolla, tifo indiavolato e “rutto libero”. Bolzano gli ingredienti ce li ha tutti. E’ pronta per la partita di stasera. C’è chi preferisce guardarsela in casa con amici e parenti. E chi invece come un rito collettivo da consumare in strada davanti ai maxi-schermi allestiti dai bar in tutta la città. La sorpresa è che da Sant’Osvaldo a Don Bosco, al di là della lingua (tedesco o italiano), il cuore pende (quasi) sempre per gli azzurri. Spiega Elisabet Malojer della “Cantina Malojer”, due maxi-schermi e tifo che fa tremare la quiete di via Weggenstein: «Noi la partita la diamo dalla tv tedesca, ma i ragazzi del quartiere, anche quelli sudtirolesi intendo, sono tutti per l’Italia». Un po’ perché i”Piefke”, così i sudtirolesi chiamano i tedeschi di Germania, a queste latitudini non sono simpaticissimi. E un po’ perché gli azzurri “genio e sregolatezza” attirano di più. La signora Malojer mescola le carte anche con il menù: «Buffet a scelta: pasta (pennnette) e würstel”. L’unica isola di tifo dichiaratamente schierato con Klose e compagni è il Minigolf nella parte alta delle passeggiate del Talvera, dove circa 400 persone si ritrovano ogni volta che scendono in campo i panzer germanici.

Decisamente azzurro il tifo al Cafè del Museion - tra via Dante e i Prati del Talvera - dove si attendono centinaia di persone. I conti li fa il gestore Roman Walter: «400 posti a sedere, più qualche altro centinaio in piedi e sulle panche. Sarà una grande festa. Telecronaca in italiano, e tifo per Balotelli e Cassano, senza dubbi e tentennamenti».

Tutto pronto anche al Temple bar di piazza Domenicani.Il gestore, che è irlandese, sceglie la lingua della telecronaca a seconda del pubblico. «Oggi non ci sono dubbi - spiega Steven Tjernei - stiamo sintonizzati sulla Rai». Steven non se l’è presa per l’eliminazione: «Io sono prima di tutto uno sportivo, apprezzo chi gioca bene. Detto questo... amo l’Italia». Una cosa è certa, in piazza Domenicani stasera scorreranno fiumi di birra. Nella geografia della serata, l’asse tra piazza della Vittoria e Corso della Libertà resta centrale, non solo perché è il luogo storico del tifo azzurro e dei festeggiamenti, ma anche perché la torcida si è trasferita piuttosto stabilmente in questa zona, complice l’organizzazione di molti bar e pub che hanno allestito maxischermi con panche all’aperto. Facile prevedere che questa sera la zona tra i portici e la piazza sarà notevolmente animata.

Azzurrissima tutta Don Bosco. Al bar Piacenza, Rosario Pirilli raduna clienti e amici sotto la pergola del locale: «Prima la pizza, poi la partita, godendosi tutti insieme una serata memorabile». E’ carico come una molla Marco Degan del White Cafè di via Cagliari, avvolto da un immenso tricolore che non è mai stato tolto dall’adunata degli alpini. A Degan interessa solo il risultato: «Sarà una partita dura ma alla fine porteremo a casa un grande risultato. Tre a zero: Balotelli, Cassano e Di Natale al secondo tempo. La finale contro la Spagna, e lí faremo vedere di che pasta siamo fatti».

Mentre tutta Bolzano freme, resta indifferente il suo salotto buono. In piazza Walther niente partita. Scherza Francesco D’Onofrio del Città:«Io sono italiano, mia moglie è tedesca, la partita ce la vediamo a casa, così possiamo litigare in santa pace». Stessa musica al Walther’s: «Tiriamo il fiato per una sera, senza maxischermo, in quei 90 minuti, non si fa vedere anima viva».