MERANO. Mentre la Provincia festeggia il via libera dei Comuni di Merano e Bolzano alla fusione di Aew con Sel, a Merano si celebra il funerale di 120 di storia di autonomia imprenditoriale. Tra chi da subito si è dichiarato scettico su tempi e modi per arrivare alla fusione c'è l'avvocato Alex Janes, ex membro del consiglio di amministrazione di quella che fino allo scorso anno si chiamava Aew.

Avvocato Janes, come giudica l'operazione di fusione?

Un cedimento su tutta la linea al nuovo corso dettato da palazzo Widmann in materia di gestione energetica provinciale. Aew oggi è un piccolo gioiello di professionalità, competenza e tecnologia, magistralmente gestito negli anni con logica imprenditoriale e del buon padre di famiglia, capace di far impallidire quanto a risultati gran parte delle società pubbliche territoriali e nazionali.

Però i consigli comunali hanno detto di sì alla fusione.

È vero, ma non hanno ascoltato i mal di pancia che sono arrivati dalla stessa Aew, escluso quello del presidente, con le società controllate che facevano le bizze, con le accuse di assunzioni dell'ultima ora e con le assenze tattiche di tre assessori in giunta a Bolzano al momento del voto. Io questa la chiamo una ratifica a scatola chiusa. E per di più presa da due consigli comunali in scadenza.

Lei avrebbe aspettato la formazione della nuova maggioranza dopo il voto di maggio?

Io mi chiedo dove fosse tutta questa fretta. Forse si vuole sostenere che un contenzioso amministrativo tra nubendi che si trascina da anni debba essere risolto a fine consiliatura? Altri, un imprenditore, infischiandosene di andare contro vento, grazie anche all'ausilio di eccellenti professionisti locali ha preteso il rispetto dei principi di legalità e giustizia. E a fronte di un contenzioso giudiziario senza sconti, il privato cittadino è risultato vittorioso su tutti i fronti, ottenendo l'aggiudicazione diretta di una centrale che da sola pesa il 20% della produzione di Sel.

Aew avrebbe dovuto fare lo stesso?

Io mi chiedo solo se sia fantapolitica pensare che tra le diverse opzioni per Aew vi fosse anche quella di comportarsi come quel privato cittadino, pretendendo il rispetto dei principi di legalità. E poi c'è il sempre vivo discorso dell'odiato centralismo provinciale.

In che senso, avvocato?

Si è sempre detto che decide tutto la Provincia. E noi che facciamo con Aew? Andiamo in quella direzione. Le soluzioni proposte dalla Provincia in tema di energia tradiscono ogni aspettativa di rinnovamento, se è vero come è vero che l'accordo di fusione altro non è che una fusione per incorporazione, laddove, in cambio di contropartite ai Comuni di Bolzano e Merano, Aew cederà il campo a Sel, trasformandosi così a tutti gli effetti in una società pubblica provinciale, con tutte le conseguenze immaginabili.

Il futuro però con la fusione dovrebbe diventare più sereno, non crede?

Mentre a Bolzano si concentra, in Europa si va in direzione opposta. Saremo censurati dall’Europa? Ci sarà nuova attenzione nazionale e straniera nella gara per riassegnare le centrali?

Tra i vantaggi si parla di una riduzione dei costi in arrivo per le famiglie.

Belle parole. Per le utenze domestiche, rientranti nel servizio di maggior tutela, vi è da dire che il costo dell'elettricità continuerà ad essere stabilito dall'Authority per l'energia. Pertanto non ci sarà alcun beneficio. Se guardiamo al mercato libero a dominare sono le regole della concorrenza. Non ho mai sentito di un monopolista che faccia concorrenza a se stesso.

In questo discorso ci siamo dimenticati dei lavoratori?

Io no. Ogni collaboratore matura negli anni un senso di appartenenza con la propria azienda, fino ad identificarsi con essa. Si vive in azienda, si patisce per l'azienda, si cresce e si invecchia dentro i suoi locali. È il senso di appartenenza dei lavoratori con l'azienda che costituisce uno dei motori più forti per un gruppo industriale. Sarà così anche in futuro? Lo spero, ma non ne sono sicuro. (rog)