Köllensperger «pesca» tra sindaci e Caritas 

Arriva Beati: «Ci cercano in molti, ma non diventeremo la barca dei riciclati» In lista anche Petra Priller, conosciuta per la consulenza debitori



BOLZANO. Prosegue la presentazione «omeopatica» della lista del «Team Köllensperger»: tre candidati la scorsa settimana, quattro ieri. Un formato scelto anche da Andreas Pöder per BürgerUnion, pochi nomi alla volta. Arrivano i sindaci e gli ex sindaci. «Non avrei potuto presentarli con le regole del M5S», ricorda Paul Köllensperger, ribadendo le ragioni della sua rottura. «L’obiettivo è governare e scongiurare l’accordo Svp-Lega», così Köllensperger. C’è la conferma della candidatura di Alessandro Beati, sindaco di Vadena, eletto con una civica, corteggiato «dal Pd e da Roberto Bizzo, non dalla Lega , che comunque mi troverei in difficoltà». Con Köllensperger si conoscono da tempo, «siamo vicini di casa». Dalle chiacchierate generiche sulla politica a un discorso più serio sono passati durante il referendum sull’aeroporto: «La nostra visione della politica e della società coincide». Beati è stato vicino ai Verdi, «ma la loro campagna contro i vaccini ha segnato un punto di non ritorno». In caso di elezione, Beati potrebbe essere la carta italiana del «Team Köllensperger» per la giunta. «Non chiamatemi l’anti Tommasini. Comanda il consenso. Se riusciremo a trasmettere le nostre idee, arriveranno i voti. Poi si vedrà». Köllensperger rifiuta la definizione di lista interetnica: «È superata. Per me è scontato avere candidati dei tre gruppi. Quello che chiedo è condividere il progetto». Già presente al debutto del movimento, si candiderà anche l’ex sindaco di Sluderno Erwin Wegmann (dipendente delle ferrovie), ex Svp dal 2012. Una delle sorprese che preoccupano la Svp, molto attenta alla costruzione della lista del Team, è Petra Priller, conosciuta per il suo lavoro nella consulenza debitori della Caritas. Chiude il quartetto presentato ieri nel piccolo spazio affittato nel passaggio Walther il venticinquenne bolzanino Matthias Cologna, fresco di laurea in Economia e Management del settore pubblico. Annusano la curiosità che li circonda. «Dobbiamo passare dalla sorpresa al voto. Mano a mano che usciranno i candidati sarà chiaro il nostro profilo», dice Wegmann. Beati non sarà l’unico candidato italiano, ma le porte non sono spalancate, rivela il sindaco: «Ci cercano in molti, ma stiamo attenti a non trasformarci nella barca dei riciclati». Sui temi etnici finora sono stati defilati. «Parliamo di tutto. Il doppio passaporto? Sono contrario», dice Beati, «ma sarebbe un errore porre la domanda “sì o no?”. La vera domanda è perché per qualcuno questo è un tema? Con la Svp governo bene, ma ho paura del loro spostamento a destra per non cedere altri elettori ai Freiheitlichen». Si dichiarano post ideologici. Priller: «Abbiamo uno spirito liberale, è tempo di avere più trasparenza nella politica provinciale. Nel sociale, il mio settore, alcune cose funzionano, altre no. Incontro troppe famiglie che non riescono a pagare l’affitto o la formazione dei figli». (fr.g.)

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