Kompatscher: i 3/10 dell’Irpef ai Comuni

I problemi di Bolzano discussi ieri in consiglio provinciale. Il presidente annuncia: «La Provincia trasferirà poteri e soldi»



BOLZANO. Bolzano protagonista per un intero pomeriggio del consiglio provinciale. Una seduta inedita, quella di ieri, dedicata al ruolo della città. Sono stati i Freiheitlichen a chiedere di utilizzare il primo pomeriggio della sessione di maggio a un dibattito di attualità su Bolzano perché, riassume il capogruppo Pius Leitner, «non è mai diventata veramente il capoluogo». Dal finanziamento alle grandi opere, al rapporto con la Provincia, l’areale ferroviario e il progetto Benko: sono intervenuti molti consiglieri provinciali, mettendo sul tavolo una lista di argomenti cui ha risposto il presidente Arno Kompatscher. E da Kompatscher sono arrivate alcune novità. Come promesso in campagna elettorale, Kompatscher ha annunciato una riforma sulla sussidiarietà, per trasferire poteri dalla Provincia ai Comuni. «Un gruppo di lavoro si occuperà di questa riforma», annuncia Arno Kompatscher, con le necessarie conseguenze dal punto di vista dei finanziamenti, che «saranno divisi in base ai compiti. Si può ipotizzare che alla Provincia non restino più tutti i 9/10 delle entrate, perché potrebbe trasferire ai Comuni i 3/10». A proposito della richiesta di Bolzano di cambiare il nuovo sistema di finanziamento all’interno del Consorzio dei Comuni, Kompatscher ha ricordato il gruppo di lavoro che sta studiando i correttivi, sottolineando tuttavia che il vecchio sistema della quota pro capite «faceva sì che i cittadini di Bolzano e Merano contassero il 40% in più degli altri. Per il futuro si cercherà una politica differenziata per tutta la provincia». Sulle grandi opere per Bolzano Kompatscher sottolinea: «Ci sono più progetti di quelli che saranno finanziabili. Dovremo stabilire le priorità per il capoluogo e il resto della provincia: ci occuperemo dei criteri nella prossima seduta di giunta». Sull’edilizia scolastica: «Bolzano ha avuto i medesimi fondi degli altri, avrebbe potuto costruire quanto voleva». Favorevole Kompatscher a ridurre i consiglieri comunali di Bolzano da 50 a 35, «come il consiglio provinciale». Pius Leitner ha premesso che «serve un avvicinamento tra Bolzano e Provincia e andrà stilato un catalogo delle opere da realizzare». I Freiheitlichen, secondo partito in Alto Adige, non si sono mai veramente radicati a Bolzano e Ulli Mair rivendica: «Da bolzanina mi rendo conto che la città si merita molto di più dalla giunta provinciale. È il biglietto da visita della provincia, ma va detto che spesso gli amministratori comunali non si assumono le loro responsabilità. Tra i temi caldi, la sicurezza e l’accattonaggio». Riccardo Dello Sbarba (Verdi) ha posto a Kompatscher il tema del ruolo dei Comuni: «Abbiamo una sussidiarietà vera? La Provincia tenga la competenza legislativa e lasci l’amministrazione ai Comuni». Il «giusto riconoscimento per il capoluogo», viene chiesto anche da Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore). Philipp Achammer (Svp) ha difeso il polo bibliotecario e sottolineato l’importanza della viabilità. Secondo Christian Tommasini (Pd) è tempo di uscire «dal rimpallo di responsabilità del passato», concentrandosi su temi come il fabbisogno abitativo, la sussidiarietà, le infrastrutture. Roberto Bizzo (Pd) ha ricordato «quanto Bolzano sia stato un luogo di contraddizioni, oggi merita più libertà e responsabilità». Paul Köllensperger (M5S) cita i problemi dell’inquinamento, della mobilità, dell’afflusso di pendolari.Il capoluogo ha bisogno di una circonvallazione, è d’accordo Thomas Widmann (Svp). Più attenzione alla viabilità ha chiesto anche Elena Artioli (Team A), che con Claudio Degasperi attacca Leitner «no al taglio dei consiglieri comunali a Bolzano». Dieter Steger (Svp) : «Bisognerebbe pensare a insediare strutture importanti a Bolzano, anche per garantire posti di lavoro. Sì alla galleria del Virgolo». (fr.g.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità