Kronbichler: Moro, quanti misteri

Il deputato nella commissione d’inchiesta sull’omicidio, oggi arriva il confessore



BOLZANO. Svolta nella commissione di inchiesta sul caso Moro. È prevista per oggi l’audizione di un teste straordinario, l’arcivescovo Antonio Mennini, all’epoca viceparroco a Roma. La commissione chiederà a monsignor Mennini se è vero quanto riferito nel 2010 da Francesco Cossiga prima di morire: secondo l’ex presidente della Repubblica, monsignor Mennini sarebbe stato vicino ad Aldo Moro durante la prigionia. Avrebbe potuto entrare nella prigione e raccogliere la confessione dello statista rapito e poi ucciso dalla Brigate Rosse. Sarà una audizione di eccezione ed è eccezionale la decisione di papa Francesco di autorizzare il vescovo a presentarsi davanti alla commissione d’inchiesta. I media nazionali ne parlano da giorni. Questa mattina sarà in aula anche Florian Kronbichler. Il deputato di Sel è segretario della commissione interparlamentare presieduta da Giuseppe Fioroni e operativa da ottobre. Kronbichler racconta i lavori della commissione sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro come una delle esperienze più interessanti della sua attività di parlamentare. «C’è grande attesa per questa seduta. Se monsignor Mennini dovesse confermare di essere stato vicino a Moro durante la prigionia sarebbe una novità incredibile in questa vicenda coperta ancora da tanti misteri». Partecipando alla commissione Kronbichler è arrivato a condividere l’opinione di tanti colleghi: «Quanto racconto di partecipare a questo organismo le persone mi chiedono “perché ancora una commissione di inchiesta, non è tutto chiarito? Ci sono stati i processi e le condanne, è vero, e questa è la terza commissione parlamentare su Moro, ma partecipando a queste audizioni mi sono reso conto che c’è ancora tanto da scoprire. Abbiamo ascoltato magistrati ed ex magistrati, vertici delle forze dell’ordine, esponenti dei servizi segreti. C’è una convinzione di fondo che le Brigate rosse non siano state le uniche protagoniste di questa tragedia. Ci sono state infiltrazioni, ma non esiste una lettura univoca. Si parla dei servizi segreti americani e francesi. In commissione siedono colleghi come Miguel Gotor e Gero Grassi, due autorità sul tema. Grassi ha dedicato la sua vita alle ricostruzione del delitto Moro. Credo che uscirà qualcosa di importante da questi lavori. I magistrati e poliziotti stanno raccontando molte cose e Fioroni è determinato». (fr.g.)













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