Kurhaus, dalla Provincia un taglio ai finanziamenti

In tre anni 34 mila euro in meno per l’ente che gestisce anche Puccini e Pavillon Il Comune interviene con 270 mila euro l’anno, oltre agli affitti dei negozi


di Giuseppe Rossi


MERANO. Per il terzo anno consecutivo la giunta provinciale taglia i fondi da mettere a disposizione dell'ente gestione teatro e Kurhaus, la costosa "amministrazione di condominio" da oltre un milione e mezzo di euro di euro che amministra e manutenziona il teatro Puccini, Kursaal, Pavillon e la numerosa serie di sale che compongono il grande complesso che si affaccia sulla passeggiata.

Nei giorni scorsi il presidente Arno Kompatscher e i suoi assessori hanno stabilito che per l'anno in corso i trasferimenti verso l'ente guidato da Andreas Cappello saranno di 255 mila euro, 15 mila in meno rispetto al contributo 2014, ben 34 mila rispetto alle elargizioni del 2012.

Nella delibera di approvazione del contributo la giunta provinciale invita il consiglio d'amministrazione dell'ente gestione teatro e Kurhaus a rivedere con urgenza il bilancio di previsione 2015, in modo da adattarlo alle minori entrate in arrivo da Bolzano. L'ente, è bene ricordarlo, è finanziato da tre soci, oltre alla Provincia a livello finanziario è sostenuto dall'Azienda di soggiorno e dal Comune, in pratica dai cittadini di Merano.

Il Comune per l'anno in corso sarà chiamato a versare di solo contributo 162 mila euro, cifra alla quale si aggiungono i 108 mila euro che spettano all'ente turistico. Una apposita delibera per girare all'Azienda di soggiorno quest'ultimo importo è già stato approvato dalla giunta Januth.

Ma non solo: il Comune rinuncia ogni anno a incassare i fitti attivi prodotti dai negozi che si affacciano su corso Libertà superiore, proprio per girarli all'ente gestione teatro.

Il paradosso di questa struttura è però legato al fatto che nonostante i forti contributi pubblici, l'ente per concedere una sala in uso a un'associazione o a una azienda privata chiede tariffe molto alte, che molte associazioni non sono in grado di sostenere, al punto da dirottare le relative rappresentazioni in altre strutture pubbliche (vedi il riadattamento teatrale della sala civica). Ma teatro Puccini e Kurhaus non sono un'eccezione, visto che anche la sala grande del centro Kimm a fianco della chiesa parrocchiale di Maia Bassa, non viene sfruttata a pieno proprio per i costi che vengono richiesti per poterla usare.

L'ente gestione teatro e Kurhaus per l'anno in corso ha messo in budget costi per un milione e 540 mila euro, compresi anche i costi del consiglio d'amministrazione (22.800 euro al presidente, 7.600 euro ai consiglieri) e del collegio dei revisori dei conti (24 mila euro).

Se la Provincia decidesse in nome della "spending review" e del risparmio delle spese pubbliche, di tagliare completamente gli oltre 250 mila euro che versa per l'ente teatro, per il Comune di Merano si aprirebbe un buco difficilmente copribile. Stando alle recenti mosse della giunta Kompatscher però sembra che questa ipotesi possa essere scartata. Non si spiegherebbe altrimenti la disponibilità ad assumersi l'onere di 220 mila euro di affitto annuale per pagare alla Sparim (l'immobiliare della Cassa di risparmio) per la sede dove è ospitata Merano Arte tra via Portici e via Cassa risparmio.

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